giovedì 26 marzo 2020

It's the Same Old Song

Negli anni Ottanta in Francia la rivista di cinema non era "Première", pura promozione pubblicitaria, e non erano "Les Cahiers du cinéma" o "Positif", che avevano perso tutti i tram.
La rivista di cinema era "Starfix". Io ero abbonato. Per gli abbonati c'erano le anteprime, domenica a mezzogiorno, in un cinema di medie dimensioni sperduto nei Gobelins, l'Escurial, poi diventato Escurial Panorama.
L'Escurial domenica a mezzogiorno proiettava le anteprime di "Starfix". Per tutti gli anni Ottanta. Sabato a mezzanotte proiettava Eraserhead. Per tutti gli anni Ottanta. Io non mancavo nessuna domenica. E la mezzanotte prima, spesso ero là: per sghignazzare. Rovinavo la proiezione di Eraserhead, unico pischelletto a ridere a crepapelle in una sala sempre piena. La cosa femmina nel radiatore con i tumori alle guance canticchiava "tu hai le tue cosine e io ho le mie" spiaccicando quel verme di feto con le sue scarpette da mago di Oz e mi sganasciavo. Il buon Jack Nance lo accoltellava facendo sprizzare schizzi di muco sanguinolento e io mi rotolavo nella poltrona dalle risate. Ora a rivedere quelle immagini non rido più, ma ricordo quelle reazioni e ancora le capisco, anche se non sono più mie.

Bene.

Detto questo, voi non potete immaginare cosa passa nella testa di un tredicenne quando vede, primo tra pochi, quel carrello sul bancone del bar, che ostacolato dall'ubriaco sfracellato lo scavalca per proseguire la sua corsa. Un'idea del cinema, e del mondo, avrebbero detto i Cahiers se non avessero perso tutti i treni.
Molti anni dopo, davanti A propos de Nice di Jean Vigo, la panoramica sulle arcate, con la cinepresa che le segue facendo su è giù: ma è la stessa cosa, era già Blood Simple mezzo secolo prima! È la stessa "canzone"! Ma con un significato diverso!
Qui il finale: e anche quello, immagina l'effetto, allora, su un pischelletto.

venerdì 20 marzo 2020

Stenshots