sabato 27 ottobre 2018

Stira le camicie

Due giorni fa in rete ho scoperto una bellissima citazione di Nietzsche, qualcosa tipo "Diventa te stesso". M'ha stecchito. Infatti poi sono andato a letto presto, quella cosa là che la gente pensa se la sia inventata Noodles, anche perché l'indomani mattina dovevo andare a prendere mia figlia all'aeroporto e so già che alle cinque del mattino un tir esploderà puntualmente sull'autostrada, a livello Portogruaro, obbligandomi a prendere la statale e ad allungare il viaggio da un'ora e mezza a due e mezza, se va bene.
All'andata, proprio in dirittura d'arrivo, l'intervista radiofonica, appassionantissima, di una poveraccia indossatrice che si era fatta le tettone siliconate che piacciono tanto a mio mio cugino Roman Bellic, perché aveva avuto questa delusione d'amore, poi è successo un casino, le si son gonfiate le gambe tipo Ave Ninchi, edemi ovunque, due ospedalizzazioni, una decina d'anni sotto cortisone e antistaminici, finché è diventata ALLERGICA ALL'ACQUA e allora finalmente si è tolta le tettone e ora vuol comunicare a tutti il messaggio "dell'illustre pensatore Nietzsche", che è qualcosa tipo "Fai in modo di diventare te stesso". Mi ha stecchito: mentre parcheggiavo.
Al ritorno dall'aeroporto, appena uscito dall'autostrada, gli ultimi chilometri sono stati cullati dall'intervista di Lipperini a una che fa la scrittrice, un po' come Kafka faceva l'assicuratore, io da ragazzo la conoscevo pure, dice cose di costernante banalità su Frankenstein, ha scritto questa centinaia di paginette divise in dodici capitoli, ciascuno con il titolo che inizia con F, R, A, N, K, Eccetera, un'idea geniale, usa pure il termine "acronimo", ne sa veramente a pacchi, usa molto il verbo "sdoganare", parla del film di Mel Brooks, "un film che non invecchia mai" (non è vero) usando l'espressione "un orgasmo di risate", poi dice che sua mamma o sua nonna le ricordava sempre la frase di Nietzsche, quella che fa grosso modo "Diventa quello che sei stesso te", e alla fine ce l'ha fatta perché fa la scrittrice. Stecchito.

Stamattina ho aperto la rete sentendomi come Nicolas Cage coperto di sangue, ilare, terrorizzato, pazzo furioso.
Ancora Nietzsche e mi sparo, giuro che mi sparo.

Sospiro di sollievo.

Un pipponcino di Rossana Rossanda sulla parola "compagni".
Nietzsche, vattaripijà

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