MAROCCHINO
I marocchini hanno una risoluta fama di stupratori (pericolosissimi in guerra, nel ricordo storico le truppe coloniali al seguito di Franco, i marocchini della campagna d’Italia dei francesi di De Gaulle-Leclerc), ma nelle cronache recenti e nelle statistiche sono stati abbondantemente superati dai romeni, spesso in branco, talvolta omicidi. Il loro numero è misurabile dalla quantità esorbitante di presenze fuori controllo, dall’oziosità abbrutente, tra bevute di birra senza cibo negli ondeggiamenti senza confini delle grandi periferie. Va ricordato che si tratta di figli dei ventri forzati a partorire da Ceausescu sotto stretta sorveglianza antiabortista della Securitate, cresciuti in condizioni prossime al randagismo canino. Il dono all’Italia di questi campioni di umanità degradata è stato fatto dai frenetici allargamenti a Est dell’Unione e dalla follia di Schengen.
Guido Ceronetti, Anatomia di un crimine, "La Stampa", 2 febbraio 2009, p. 29.
4 commenti:
Altro che reloaded: qui siamo prossimi all'apoteosi, al titolo mondiale, alla vetta del pensiero. Questo mirabile uomo riesce, in un colpo solo, ad infilare idee chic una dietro l'altra, brillanti perle dell'italico buon senso, anzi, meglio: una dentro l'altra, lievi matrioske del pensiero (ortodosso) occidentale. I marocchini hanno (non avevano); La fama è "risoluta" (e come no);
Franco=De Gaulle (le razze inferiori restano tali in dittatura e in democrazia, mia cara signora); Le presenze sono "esorbitanti" (la ggente, mia cara signora se ne frega dei dati ufficiali*); l'oziosità è abbrutente (certo non so cosa succede nei cantieri edili, ma la ggente alle 5 di mattina dorme). E alla fine il capolavoro, la stella gemella dell'analisi critica: la colpa è tutta dei comunisti e degli europeisti.
*Mi permetto di far notare come uno degli argomenti retorici de La France Juive di Edouard Drumont (simpatico libretto che ha avuto la sua parte nel creare le notti e nebbie del secolo scorso) si basava sull'assunto che le cifre ufficiali sugli ebrei presenti in Francia "mentivano"; era chiaro: non potevano essere cosi' pochi.
Sì, ammirevole la capacità di sintesi di ambedue i morsi della tenaglia: cultura alta e cultura bassa riunite, si tengono per mano, solidali. Siamo proprio in una botte di ferro.
La sua voce su wikipedia inizia così: "Uomo di straordinaria erudizione e di fine sensibilità umanistica"
Dell'erudizione uno fa anche volentieri a meno, se serve a questo. La fine sensibilità umanistica dev'essere finita in qualche piega dei suoi 82 anni.
Se questi sono gli intellettuali italiani, preferisco l'Isola dei Famosi.
Facciamo l'isola di Robinson Crusoe, che è meglio.
P.S.: Ah no, nunsepò. Metti che gnente gnente Venerdì è un marocchino?
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