venerdì 31 gennaio 2014

Ceci est l'histoire d'un homme marqué par une image d'enfance.

Pensando a quel che sta succedendo, nelle ultime ore vedo solo una scena. A volte torna, sarà che da bambino mi colpì.
L'ispettore Rogas, poco prima della fine di Cadaveri eccellenti, si affaccia sul terrazzo, da un piano molto alto, e guarda la città. Nel libro quella scena non c'è. Francesco Rosi lavora su un'immagine topica del noir americano: il poliziotto più o meno integerrimo, l'investigatore privato più o meno integerrimo contempla "il contesto" dall'alto, in tutta la sua complessità. Questa complessità, questa "corruzione" è la sua, o perlomeno lui se ne fa carico e la comprende tutta, ergendosi quale redentore cristico: "È una sporca città, ma è la mia città".
Dal reticolato palermitano che si staglia sotto di sé, l'ispettore Rogas sente salire, sempre più forte, il rombo dei carri armati.



domenica 26 gennaio 2014

Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir LA STRADA GIUSTA

Ci vogliono sempre di qua o di là, o apocalittici o integrati. Noi no! Noi staremo sempre nella terra di mezzo, praticheremo la linea di frontiera.

Lo statement politico più aberrante del 2014.
A fine gennaio lo sprint di Nichi Vendola lascia di stucco gli elettori di sinistra ma riceve il plauso postumo di Zenone d'Elea. Nessuno infatti riuscirà a raggiungerlo: Vendola taglierà il traguardo nell'indifferenza generale e senza neppure un trofeo di plastica.
Alcuni forse si chiederanno: e chi saranno mai, questi apocalittici?
Ma le centinaia di milioni di naufraghi europei che da anni e anni aspettano risposte saranno consolate nel vedere il nostro nocchiero dal polso sicuro, a bordo di una zattera sul Rio Grande, mentre sprona la sua ciurma declamando Umberto Eco.


Salvo scoprire che non era il Rio Grande. Era un altro fiume, più a sud. Forse l'Aniene. Ma che importa. Jeder für sich und Gott che ne so.

sabato 18 gennaio 2014

Same player shoots again

"La partita di Berlusconi è finita, game over."

mercoledì 15 gennaio 2014

Lonely voices

Ieri dalla Gruber c'era Dario Franceschini.
Non ha risposto a nessuna domanda: su Napolitano, su Letta, su De Girolamo. Su nulla. Unico punto fermo: "il PD ha il diritto di interessarsi alla formazione di un nuovo centrodestra". Un tempo il PCI aveva "il senso dello Stato", si diceva: in realtà se lo attribuiva da solo, suonandosela e cantandosela grazie alle pratiche semicriminogene degli avversari (non erano solo pratiche, ma strutture ideologiche semicriminogene). Ora il PD è lo Stato tout court. E dall'alto della sua posizione di garante elargisce premi o punizioni ai due partiti rimasti. Li accudisce o li sermona come il cerusico o il parroco al capezzale del malato
È Massimo Bucchi elevato a live art e venduto da Guzzanti a TeleProboscide.
Questo pensavo ieri. Poi oggi l'ho letto scritto meglio.

sabato 11 gennaio 2014

Make 'em laugh Dieudonné

Dieudonné è davvero un comico mediocre ma quando oggi ha detto a proposito di Ariel Sharon: "Après une longue carrière militaire et politique, il a fait le choix de se tourner vers le dialogue avec les Palestiniens", confesso di essermi fatto una bella risata.
Lo so che è una castroneria ma Dieudonné non è mica uno storico, non è mica il Presidente della Repubblica francese.
È solo un comico.


lunedì 6 gennaio 2014

Risque potentiel de départ de feu

Esemplare l'odierna rete nazionale. Un'emorragia cerebrale funziona come carta moschicida del male. Lui da una parte, noi dall'altra: buoni per forza. Siamo gente perbene, pavlovianamente. Il male? Dopo millenni di ricerche lo abbiamo finalmente identificato: sono i grillini. Problema risolto, il nostro e il loro. Due piccioni con una fava. Conta solo il conforto del posizionamento*, il sollievo che ormai procura qualsiasi fenomeno, anche il più sinistro, soprattutto il più sinistro.
Infatti stasera c'era la partita di pallone.

* "Bouillon de Culture", France2, 10 settembre 1993.
Bernard Pivot: La phrase que Dieu vous dira après votre mort.
Jean-Luc Godard: C'est pas trop tôt, mettez-vous là.