— Potrei fare la cameriera, o altro.
— Non posso aiutarti. Ho già personale a sufficienza. E poi cominci a essere vecchia.
— Ma ho solo 38 anni.
— Lo vedi? Potresti cadere stecchita da un momento all’altro.
— Ma tu hai più di 50 anni.
— Per me è diverso. Io ho delle conoscenze.
La disoccupata Ilona (Kati Outinen) e il gestore di un ristorante (Esto Nikkari) in Nuvole in viaggio (Aki Kaurismäki, 1996).
martedì 14 ottobre 2008
Dacci un Taglio
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2 commenti:
eh, la vie
Per non parlare della mort (vedi l'altro tavolo da gioco).
Comunque mi piace dare a Lapis quel che è di Lapis, e approfitto del tuo commento per precisare che questo Taglio lo devo parzialmente alla lettura della voce Treccani relativa al film citato, redatta da
un vero amico.
Scrive molto meglio di me. Dato che ti piace il cinema francese, leggi cosa mi spedì a proposito di
questo post (gli devo pure l'esergo, pensa un po' te):
Non mi devi parlare di "Série noire". Per lungo tempo sono stato convinto di essere stato l'unico al mondo ad averlo visto. In Italia i dialoghi di Perec sono stati tradotti da Oreste Del Buono. E io non parlo male dei traduttori. Figuratevi se mi metto a parlar male di Oreste Del Buono. Però, dovrete ammetterlo, tradurre "schizonoïaque" con "schizocazzico" non è stata una delle sue idee più brillanti.
"Série noire" è Jim Thompson allo stato puro. Molto più di Peckinpah o dei successivi Tavernier, Frears e tutti gli altri che ci si sono messi. E per una serie di ragioni che esorbitano questa pagina di almeno 10.000 battute.
Ma ci voleva un amante del jazz come Corneau (lui giura d'aver suonato la batteria con Albert Ayler in una base Nato in Francia) e un attore schizonoico come Dewaere per farlo. Poi il primo sarebbe finito a comporre insopportabili quadretti con annessa viola da gamba. Il secondo avrebbe cominciato a farsi le pere anche tra le dita dei piedi. E non so, delle due, quale sia la fine peggiore.
Anche Jim Thompson è morto male. In miseria e con la coscienza netta che in quel momento nessuno dei suoi 29 romanzi si trovava in ristampa sugli scaffali di una qualunque libreria americana. Dei 29 romanzi di Jim Thompson me ne mancano 4. (Noi collezionisti ossessivi siamo da ricovero).
Recentemente ho recuperato su Internet i suoi primi titoli. In particolare il suo esordio, "Now and on Earth", è uno dei libri più deprimenti che abbia letto in vita mia. In buona parte autobiografico. Impressionante.
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