XXI — IL GIRO DEL MONDO IN 46 SECONDI
Si sostiene inoltre che la landa ha un'influenza dannosa sul cervello. La mente di molti è stata seriamente compromessa durante gli anni che hanno seguito la morte di Nahum, e nessuno di questi ha avuto la forza di andarsene. Quelli che avevano la testa a posto, però, hanno lasciato la regione. Solo gli stranieri hanno tentato di vivere nelle vecchie fattorie in rovina. Tuttavia, anche loro non hanno resistito. Tutti parlano di magia, e dichiarano di essere ossessionati da incubi. In verità l'aspetto di quel luogo sinistro è sufficiente a suscitare sensazioni anormali. Nessun viaggiatore ha mai visto quelle gole tetre senza provare un senso di disagio; gli artisti rabbrividiscono dipingendo quei folti boschi il cui mistero turba l'animo mentre colpisce gli sguardi.
Non chiedetemi la mia opinione: vi risponderei che non so niente.
Howard Phillips Lovecraft, Il colore venuto dallo spazio.
Non chiedetemi la mia opinione: vi risponderei che non so niente.
Howard Phillips Lovecraft, Il colore venuto dallo spazio.
Ultimo ultimo gioco prima di decretare il vincitore dell'anno. Indovina da che film è tratta questa sequenza e vinci tre gettoni per la giostra. Mercoledì aggiungerò un indizio e mi riprenderò un gettone. Venerdì, altro indizio, e a questo punto dovrai sceglierti bene il cavalluccio, perché farai un solo giro in giostra.
P.S.: Ti ricordo che le regole de L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ™ sono depositate presso il notaio Altamante Fruzzetti e possono essere consultate qui. Se non ti piace la mia giostra puoi sempre andare a giocare in un altro giardinetto.
AGGIORNAMENTO (mercoledì 31 dicembre): L'indizio si trova nell'esergo. La posta scende a due gettoni.
AGGIORNAMENTO (venerdì 2 gennaio): Il filmato ora è leggermente più lungo e la posta si riduce a un gettone.
ATTENZIONE: LA PARTITA SI È CONCLUSA DOMENICA 4 GENNAIO ALLE 01.48.
LA SOLUZIONE ERA "PROVIDENCE" (ALAIN RESNAIS, 1977). IN QUELLA SCENA, IL VECCHIO JOHN GIELGUD DICE AI FIGLI RACCOLTI INTORNO AL TAVOLO (NEL SETTORE DEL CERCHIO CHE HO NASCOSTO), GUARDANDO LA BOTTIGLIA DI ROSSO VUOTA: "ECCO IL PRIMO MORTO DELLA GIORNATA". E, SORRIDENDO: "QUALE SARÀ IL SECONDO?". CHE MI FA PENSARE AL 2008, SOLO CHE QUELL'ANNO SAPEVA DI TAPPO.
SE NON AVESSE RICONOSCIUTO LA VILLA DEL RHODE ISLAND, BIANCA AVREBBE COMUNQUE VINTO LA BOTTIGLIA 2008, CHE POI SARÀ UNA SPILLA FABBRICATA ARTIGIANALMENTE.
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 4 GENNAIO. I PUNTEGGI SARANNO AZZERATI E PER VARIARE UNA DOMENICA SU DUE SARÒ SOSTITUITO DA UN NUOVO MAZZIERE. LA SOLUZIONE SARÀ RICOMPENSATA CON DUE BYTE, E PER FAVORE NON MORDERMI SUL MOUSE.
L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA DEFINITIVA 2008
bianca: 11 gettoni.
afasol: 7 gettoni.
arcomanno: 6 gettoni.
malvino: 3 gettoni.
andrea: 2 gettoni.
desaparecida: 2 gettoni.
orsopio: 1 gettoni.
rabbi: 1 gettone e mezzo.
adlimina: 1 gettone.
SE NON AVESSE RICONOSCIUTO LA VILLA DEL RHODE ISLAND, BIANCA AVREBBE COMUNQUE VINTO LA BOTTIGLIA 2008, CHE POI SARÀ UNA SPILLA FABBRICATA ARTIGIANALMENTE.
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 4 GENNAIO. I PUNTEGGI SARANNO AZZERATI E PER VARIARE UNA DOMENICA SU DUE SARÒ SOSTITUITO DA UN NUOVO MAZZIERE. LA SOLUZIONE SARÀ RICOMPENSATA CON DUE BYTE, E PER FAVORE NON MORDERMI SUL MOUSE.
L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA DEFINITIVA 2008
bianca: 11 gettoni.
afasol: 7 gettoni.
arcomanno: 6 gettoni.
malvino: 3 gettoni.
andrea: 2 gettoni.
desaparecida: 2 gettoni.
orsopio: 1 gettoni.
rabbi: 1 gettone e mezzo.
adlimina: 1 gettone.
21 commenti:
A Room with a View (Ivory, 1986)
Ho dimenticato di firmare. Un lapsus perché non sono del tutto convinto della risposta. [Malvino]
No, trattasi di altre voci e di altre stanze.
uhmm .. Dalla Nube alla Resistenza, no, non mi sembrano le langhe. allora: The draughtsman's contract. potrebb essere una pano greenawayana. Paolo
No, trattasi di altro giardino.
The Shuttered Room (David Greene, 1966)
Malvino
No. D'altronde è un film che non conoscevo: bel tentativo, però, che incrocia le stanze e Lovecraft. Visto che oggi è l'ultimo dell'anno e che i giochi sono ormai fatti (Bianca ha già il trofeo in pugno), concedo un indizio negativo: il film da riconoscere non è un adattamento da Lovecraft.
Il giardino segreto di holland è troppo scontato?
i.
No, non è scontato per niente. Ma in compenso è sbagliato. Riprova!
Comunque per sto capodanno vi sconsiglio di mangiare la landa! I politici quest'anno se la magnano al posto del pesce avariato!
i.
Sbattiamoli nel forno, con l'annosa mela in bocca e la trita fogliolina d'alloro nel tafanario.
"Il colore viola"?
Bianca
Welcome back, Mr. White! Fino all'ultimo respiro, eh?
P.S.: No, comunque non è Mrs. Purple.
"Truman Capote. A Sangue Freddo" di Bennett Miller?
Bianca
No, Bianca, e scusa per il falso indizio di altre voci, altre stanze. Questo giardino si trova anche in un altro Stato. Come dice Dorothy Gale al cane Toto (che nella realtà si chiamava Terry): "I've a feeling we're not in Kansas anymore".
P.S.: Curioso, perché proprio tre giorni fa parlavo di Capote a un'amica, a proposito dell'eastwoodiano "Changeling". Dicevo che dopo ben tre impiccagioni identiche ("In Cold Blood" di Brooks, "Capote", "Infamous"), Clint avrebbe potuto fare lo sforzo di rappresentarla in modo diverso.
P.P.S.S.: Tra poco più di un'oretta aggiungo l'ultimo indizio.
Sembra una di quelle atmosfere agresti ovattate alla Gosford Park o Casa Howard - ma forse sto prendendo una cantonata.
Dico: Una domenica in campagna - B. Tavernier
Afasol
"Casa Howard" mi sa che non l'ho visto. Ricordo un bel fascio di nervi nell'ovatta di "Gosford Park", tuttavia.
Non è "Una domenica in campagna", ma il regista del film da trovare è francese (sono generoso, visto che ormai si gioca "pour l'amour de lard", come direbbe il mio macellaio.
Beh, "non c'è due senza tre", come dice il mio pescivendolo rifilandomi un terzo muggine per fare il chilo esatto:
"Providence", un film di Alain Resnais del 1977.
Bianca
Verdone ti risponderebbe che "nun c'è tre senza quattro, non c'è quattro senza cinque, nun c'è cinque senza sei" eccetera, il tempo di risalire via Garibaldi, di arrivare a undici gettoni e di essere il vincitore dell'ultimo gioco in città™ versione 2008.
Resta che non hai spiegato cosa c'entra Lovecraft, e io resto con un palmo di Dagon, perché non l'ho capito manco io.
Da subito ho visto che l'esergo nei due blog non era lo stesso e dunque ho preso in esame solo gli elementi in comune tra i due: autore e titolo, iniziando da quest'ultimo e - confortata da un paesaggio che mi sembrava plausibile - ho sparato "Il colore viola". Il secondo errore l'ho fatto perchè sono ricascata nell'ennesimo falso indizio del maestro, che con non chalance ha citato un titolo di Capote. Sono così tornata agli elementi comuni delle due citazioni, concentrandomi sui dati anagrafici del nome dell'autore che, sommati all'ultimo prezioso suggerimento di Alt sulla nazionalità del regista, mi hanno portato al film di Alain Resnais. Che c'entra? Quasi mi vergogno a dirlo: Howard Phillips Lovecraft (Providence, 20 agosto 1890 – Providence, 15 marzo 1937).
Grazie del gioco. Sono onorata che ho vinto azzeccando un altro... come si chiama?... film.
Bianca
Infatti. We're not in Kansas anymore, but in Rhode Island.
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