lunedì 22 marzo 2010

L'ultimo gioco in città (LE SCOMMESSE SONO CHIUSE)

XII — FOG

Scopri da che film ho estratto questo fotogramma e vinci quattro prese Vimar. Nuove immagini giovedì e sabato, ma nel frattempo Altamente Fruzzetti sarà passato da queste parti.
AGGIORNAMENTO (giovedì 25 marzo): Ho deciso di darti una mano. Tre prese Vimar se azzecchi il titolo.
AGGIORNAMENTO (sabato 27 marzo): Uno spettro si aggira per l'Europa. Due prese Vimar a chi lo acchiappa.

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La partita si è conclusa senza vincitori.
Il film da riconoscere era La casa elettrica (The Electric House, 1922), uno dei migliori cortometraggi di Buster Keaton.
La prossima sfida si terrà lunedì 29 marzo.

27 commenti:

bianca ha detto...

Bang bang!
Il volto (1958) di Ingmar Bergman?

Stenelo ha detto...

No, non c'entra niente. È difficile, lo ammetto. Però il fotogramma era troppo ghiotto. Giocate a iosa, che vi frega, tanto non ci vede nessuno.

bianca ha detto...

Di Fritz Lang qui si parla spesso, altrimenti avrei detto "Dietro la porta chiusa", del '48, e ho già scalato di dieci anni. Infatti non lo dico. Stavolta il fotogramma è davvero bello e sofisticato e sarebbe uno spasso giocare in tanti e forse anche più facile: più bestie entrano più animali si vedono, secondo me (metafa).

Stenelo ha detto...

Bel film, ma non è quello!

Strelnik ha detto...

"Why We Fight: Prelude to War" di Frank Capra e Anatole Litvak, 1942.

Film di propaganda, girato dagli ammerregani in piena WWII, con riferimenti anche all'Italia, alla libertà di espressione e al delitto Matteotti.

No, eh?

Stenelo ha detto...

Eh!
No!

bianca ha detto...

Sparo il primo Hitch! "Il pensionante", del 1926.

Stavolta ti stresso, prof. Ho deciso di spararne tre a fotogramma (se non arriva prima l'antinebbia).

Dove si è cacciato Arco?

Stenelo ha detto...

Spara subito la terza, perché "Il pensionante"
L'HO
GIÀ
FATTO!
(Sgrunf.)

bianca ha detto...

Sgrunt lo dico io, lo dico! Ma non si potrebbe cortesemente avere – per il bene degli aff.mi giocatorucci – un cataloghetto di già fatti? No, eh? 'Zienza…

Ma non è "sgrunt": è "Sgrunf."! Sgrunf puntato!
Mumble mumble…

Stenelo ha detto...

Ma ci sono quei cosi tipo tag che si chiamano tag! Tipo che si chiamano etichette!
(Sg.runf.)!

miroslava ha detto...

Vetusto adagio pibidese esclama: "Solo perché su etichetta è scritto, non è detto che sotto etichetta è", (ma è altro adagio che dice "A caval rubato non guardare etichetta").

"Tag" da noi è: "Trattoristi di Avan Guardia".

Stenelo ha detto...

Infatti al cavallo bisogna sparargli in bocca.

miroslava ha detto...

Signor infatti Stentubo,
lei vuole fa rude (spara dentro cavallo, minaccia di appiattisce mio cinghialino Gromiko, sgrunfa a signora B.), ma tutti qui capisce che ha cuore di metallo pregiato (tipo cupro) e prima o poi aiuta in quiz.

bianca ha detto...

Cioè, Sg.runf, sono due chilometri di tag regalati che devi far scorrere ogni volta, eh. Uno prima o poi si deve anche mettere nei pani - come diciono quelli che cataloga la signora M. nella blue library -, che nel frattempo ti viene il capogiro e il film col cacchio che lo indovini. Però non voglio pole con tipo cupro (Miroslava: Stentubo cuore non ha, come dice famosa canzone di Occidente), e anzi gracias: quanto più è animal tanto più mi piace, la house.

Strelnik ha detto...

Quella è la valigia di un mago! Allora potrebbe essere "The Hearts of Age", il primo corto di Orson Welles - mi sono detto.

Uhm.

Stenelo ha detto...

No, ma tra tutti questo è il tentativo che più si avvicina alla soluzione.

bianca ha detto...

p.s.: In realtà entravo qui solo per dire che cercando la soluzione al quizzone (che non ho trovato) sono inciampata su "Entr'Acte" di René Clair, uno dei tanti film, sin qui, per me, fatto solo di parole. Me lo sono visto, che meraviglia.

Stenelo ha detto...

Allora guardati anche questo (copia mediocre, togli il sonoro): http://www.youtube.com/watch?v=zUO76wzUZrQ

bianca ha detto...

Un po' di tempo fa è capitato anche a me di fumare una sigaretta in cima alla torre Eiffel (la cicca – non te lo domandare – l'ho messa dentro la scatolina di latta vuota di pasticche Leone alla violetta) e, una volta giù, la città si era davvero addormentata. Non ci credi eh? Non importa.
Fantastico "Paris qui dort", lo conoscevo, ma l'ho rivisto con molto piacere. Quasi un manifiesto, e refuso qui non c'è, e se ci fosse lo lascio borreggere a Madame Dumont.
Intanto è volato via anche il poco tempo che avevo a disposizione per riprendere la detection, e resta ancora avvolto dal mistero, il nome del prestigiatore. Però grazie.

bianca ha detto...

Riprovo con "Return to Glennascaul" di Hilton Edwards, del 1951. Si tratta di un corto realizzato dal promotore e amico di sempre di Orson Welles, in cui il geniaccio - nel suo periodo europeo, appunto - interpreta se stesso. Così, di ritorno in auto dalle riprese dell'Otello, lungo la strada dà un passaggio a un freak che gli racconta la misteriosa vicenda del fantasma Formaggino & C., chiusi in un maniero irlandese...
Può essere?

Stenelo ha detto...

Naah. Welles non c'entra, qui.

bianca ha detto...

Con l'acca non l'avevo mai visto "naaa". :(

Stenelo ha detto...

Mmmmmh...
...
...

NI!

bianca ha detto...

Mmmmh lo dico io, lo dico: che c'ha la barba Ginevra? Boh :( 2

maxeramax ha detto...

Mi mancate troppo. Vista l'elevatissima difficoltà degli enigmi dello Zombie mi ero eclissato. Ma i film di fantasmi gli adoro. Ed anche gli ultimi post che andrò a commentare appena avrò un po' di lucidità.
Visto che non è molta, vado a tentoni. Come un fantasma che si rispetti.

Il carretto fantasma è un film muto in bianco e nero svedese scritto e diretto da Victor Sjöström. È conosciuto, oltre che col nome originale (Körkarlen), con altri nomi: The Phantom Carriage, The Phantom Chariot, The Stroke of Midnight e Thy Soul Shall Bear Witnes. I

Wikipedia docet.

Bentrovati Folks !

Stenelo ha detto...

Bentrovato Max!
No, in realtà questo non è un film di fantasmi. Muto sì, però.

maxeramax ha detto...

Ah, quel lenzuolo non è un fantasma ? Ed io che speravo. Intanto mi stai mandando a vedere the Ghostwriter. Ti consiglio di cercare la foto della Seigner che aspetta il marito nella neve. E' un film in un fotogramma. Se una donna attende il suo uomo con quel viso quello è un uomo. Qualsiasi cosa abbia fatto. Anyway. Fog. Non conosco il film. E' muto. The Lodger. Uno dei primi film di Alfred.

p.s. Ho scoperto che le cinefile sempre dentro un cinema d'essai sono leggermente rompicoglioni. Tu che mi dici ? Me ne devo trovare una amante dei film di Van Damme ? (La posta del cuore di Sten)