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martedì 4 febbraio 2025
lunedì 2 ottobre 2023
sabato 22 luglio 2023
never goodbye *always* see you later
Nell'ottovolante della storia del cinema degli ultimi decenni che è Beau Is Afraid, di fatto Joaquin Phoenix finisce nella casa di una delle tante famiglie statunitensi spillate con tanta pietas e senza alcuna pietas nei documentari di Werner Herzog.
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sabato 3 novembre 2018
domenica 26 gennaio 2014
Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir LA STRADA GIUSTA
Ci vogliono sempre di qua o di là, o apocalittici o integrati. Noi no! Noi staremo sempre nella terra di mezzo, praticheremo la linea di frontiera.
Lo
statement politico più aberrante del 2014.
A fine gennaio lo sprint di Nichi Vendola lascia di stucco gli elettori di sinistra ma riceve il plauso
postumo di Zenone d'Elea. Nessuno infatti riuscirà a raggiungerlo: Vendola
taglierà il traguardo nell'indifferenza generale e senza neppure
un trofeo di plastica.
Alcuni forse si chiederanno: e chi saranno mai, questi apocalittici?
Ma le
centinaia di milioni di naufraghi europei che da anni e anni aspettano
risposte saranno consolate nel vedere il nostro nocchiero dal
polso sicuro, a bordo di una zattera sul Rio Grande, mentre sprona la sua ciurma
declamando Umberto Eco.
Salvo scoprire che non era il Rio Grande. Era un altro fiume, più a sud. Forse l'Aniene. Ma che importa. Jeder für sich und Gott che ne so.
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Aguirre furore di Dio,
Werner Herzog
martedì 12 novembre 2013
Shoot. Me. Shoot. Me. Shoot. Me.
Non c’è nessuna nave. Nessuna foresta. E nemmeno frecce. Le frecce le immaginiamo perché ci fanno paura…
Nella zattera di Don Lope de Aguirre (Klaus Kinski), alla deriva nella foresta amazzonica, un conquistador scorge una nave appollaiata in cima a un albero. Poi viene trafitto da una freccia scagliata da un nemico invisibile in Aguirre, furore di Dio (Werner Herzog, 1972).
Cosa stai cercando?! Oh, lascia perdere, meglio che non lo sappia.
Elrindir, proprietario dell'emporio della cittadina di Whiterun "Il cacciatore ubriaco", specializzato in articoli d'arceria in Skyrim (Bethesda Game Studios, 2011).
"… che qui si Sofocle."
Scortichini Guido, Non è per niente chiaro, Pizzighettone 2008.
domenica 18 aprile 2010
Nuvole in viaggio
25 dicembre 1560. Abbiamo raggiunto l’ultimo valico sulla catena delle Ande. Finalmente ci affacciamo nella vallata: ecco le grandi foreste della nostra terra promessa. Al mattino celebro la messa. Poi, cominciamo a scendere attraverso le nuvole.
Dal diario del monaco Gaspar de Carvajal (Julio E. Martínez Del Negro), al seguito di un gruppo di conquistadores guidato da Gonzalo Pizarro (Alejandro Repullés) in Aguirre, furore di Dio (Werner Herzog, 1972).
La gente sul fondo sembra piccola e arcaica, resa nana dall’immenso cielo e dalle nuvole mosse dal vento, come personaggi di vecchie stampe. Sbaglio o una nebbia di disagio, un tenue vapore di inquietudine è calato sulla strada? Gli uomini d’affari si affrettano a tornare ai loro uffici, chi fa la spesa alle proprie macchine, i turisti ai loro alberghi. Ah, William Holden, abbiamo di nuovo bisogno della tua presenza. La tramatura del mondo si logora senza di te.
Walker Percy, L’uomo che andava al cinema (traduzione di Eileen Romano, Milano 1989, p. 22).
Alle 11 abbiamo tagliato il Tropico del Capricorno! Siamo sotto la costellazione della Croce del Sud. Leggera emozione. Densi annuvolamenti a nord-est, anzi a nord-ovest. Insomma annuvolamenti.
Appunti di viaggio conradiani dell’editore romano Fausto Di Salvio (Alberto Sordi) in Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? (Ettore Scola, 1968).
Dal diario del monaco Gaspar de Carvajal (Julio E. Martínez Del Negro), al seguito di un gruppo di conquistadores guidato da Gonzalo Pizarro (Alejandro Repullés) in Aguirre, furore di Dio (Werner Herzog, 1972).
La gente sul fondo sembra piccola e arcaica, resa nana dall’immenso cielo e dalle nuvole mosse dal vento, come personaggi di vecchie stampe. Sbaglio o una nebbia di disagio, un tenue vapore di inquietudine è calato sulla strada? Gli uomini d’affari si affrettano a tornare ai loro uffici, chi fa la spesa alle proprie macchine, i turisti ai loro alberghi. Ah, William Holden, abbiamo di nuovo bisogno della tua presenza. La tramatura del mondo si logora senza di te.
Walker Percy, L’uomo che andava al cinema (traduzione di Eileen Romano, Milano 1989, p. 22).
Alle 11 abbiamo tagliato il Tropico del Capricorno! Siamo sotto la costellazione della Croce del Sud. Leggera emozione. Densi annuvolamenti a nord-est, anzi a nord-ovest. Insomma annuvolamenti.
Appunti di viaggio conradiani dell’editore romano Fausto Di Salvio (Alberto Sordi) in Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? (Ettore Scola, 1968).
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lunedì 5 aprile 2010
L'ultimo gioco in città (LE SCOMMESSE SONO CHIUSE)
XIV — IL REGISTAN
Tre clessidre a chi riconosce il titolo del film da cui ho estratto questa sequenza. Tutta la sabbia della prima clessidra sarà esaurita giovedì, quando mostrerò un nuovo filmato. La seconda clessidra finirà sabato, e allora ti farò vedere una terza e ultima sequenza.
AGGIORNAMENTO (giovedì 8 aprile): Dopo il posto di sabbia, paesaggio con orologio. In palio, due clessidre.
AGGIORNAMENTO (sabato 10 aprile): Panoramica. La storia si svolge lì. Ma la storia vera e propria, io non la conosco. Assaggia la sabbia della clessidra rimasta e forse la saprai.
AGGIORNAMENTO (giovedì 8 aprile): Dopo il posto di sabbia, paesaggio con orologio. In palio, due clessidre.
AGGIORNAMENTO (sabato 10 aprile): Panoramica. La storia si svolge lì. Ma la storia vera e propria, io non la conosco. Assaggia la sabbia della clessidra rimasta e forse la saprai.
"C'è ancora una storia della carovana del deserto… ma conosco solo l'inizio. Io vedo una grande carovana che sta attraversando il deserto… in mezzo alla sabbia… E questa carovana è guidata da un vecchio berbero. E questo vecchio uomo è cieco… Ora la carovana si ferma. Alcuni pensano di essersi smarriti perché davanti a loro vedono montagne. La bussola non può aiutarli a trovare una direzione. Il vecchio prende un pugno di sabbia, l'assaggia come se fosse da mangiare. 'Figli miei' dice il cieco, 'vi state sbagliando. Davanti a noi non ci sono montagne. È soltanto la vostra immaginazione. Continuiamo ad andare verso nord'. E cosi tutti riprendono il cammino, senza discutere, e raggiungono la città del Nord… È là che si svolge la storia… Ma la vera storia, che si svolge in questa città, io non la so… Vi ringrazio per avermi ascoltato con attenzione. Ora sono stanco."
Così muore il protagonista de L'enigma di Kaspar Hauser (Jeder für sich und Gott gegen alle, 1974) di Werner Herzog.
Malgrado bianca fosse a un passo dalla soluzione, la partita si è conclusa senza vincitori.
La prossima sfida si terrà lunedì 12 aprile.
Così muore il protagonista de L'enigma di Kaspar Hauser (Jeder für sich und Gott gegen alle, 1974) di Werner Herzog.
Malgrado bianca fosse a un passo dalla soluzione, la partita si è conclusa senza vincitori.
La prossima sfida si terrà lunedì 12 aprile.
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