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lunedì 7 dicembre 2009

L'ultimo gioco in città (LE SCOMMESSE SONO CHIUSE)

XXXVII — INGLORIOUS BASTERDS

Ritrova il film dal quale è tratto questo fotogramma e riceverai tre biglietti per l'anteprima parigina di Stolz der Nation (Alois von Eichberg, 1944) al cinema Le Gamaar. Un'epopea educativa e commovente, da vedere in famiglia, circondati da vip e vamp. Giovedì e sabato il Reichsminister für Volksaufklärung und Propaganda diffonderà nuove immagini, ma i posti saranno proporzionalmente ridotti, a beneficio degli ill.mi sigg. Enzo Girolami e Antonio Margheriti.


ATTENZIONE: La partita si è conclusa martedì 8 dicembre alle 00.51. bianca ha riconosciuto Sperduti nel buio (Nino Martoglio, 1914), dal dramma omonimo di Roberto Bracco. A conferirgli l'aura del mito pare sia stato un articolo di Umberto Barbaro, Un film di un quarto di secolo fa ("Scenario", novembre 1936): all'epoca la maggior parte dei film non veniva conservata (cf. La valigia dei sogni, 1953: uno dei miei pochissimi motivi di orgoglio personale è sapere il mio dvd, confezionato privatamente, conservato nell'immensa cineteca di un mai conosciuto Martin Scorsese, che non aveva sentito parlare del film di Luigi Comencini). E tantomeno veniva riproiettata. Del film di Martoglio restava fortunatamente una copia al Centro Sperimentale di Cinematografia, e Barbaro vide quella. Cito da F. Di Giammatteo e C. Bragaglia, Dizionario dei capolavori del cinema (Bruno Mondadori, Milano 2004): «"stupefacenti" le inquadrature e la fotografia, Giovanni Grasso/Nunzio un "Jannings ante litteram" [pura coincidenza, solo ora ricordo la presenza del protagonista dell'Ultima risata nel tarantiniano Gamaar], Virginia Balistrieri "il viso femminile più espressivo apparso davanti all'obiettivo cinematografico", il montaggio per "contrasto e parallelismo" anticipa Griffith e le teorie di Pudovkin» (p. 9).
Da ragazzo mi sembra di aver letto che Sperduti nel buio influenzò non poco i registi del neorealismo, ma non ho ritrovato conferma di questo ricordo. Forse l'ho sognato, o forse anche loro avevano letto l'articolo di Barbaro, alimentando le loro opere con la fantasticheria di un film muto fatto solo di parole.
Infatti, poco prima della fine della guerra, i nazisti si portarono a casa le pizze. Nomen omen, il film finì probabilmente in un maledetto treno blindato, e se ne persero le tracce per sempre (ne è stata ritrovata una ventina di fotogrammi, riprodotta nel libro di Enzo Zappulla e Sarah Zappulla Muscarà, Martoglio cineasta, Editalia, Roma 1995). Si sarà messo a trasudare miele nel granaio di una fattoria o nello scantinato di un manicomio, prima di finire in polvere.

La prossima sfida si terrà lunedì 14 dicembre.

L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA
bianca: 19 biglietti per Stolz der Nation.
arcomanno: 18 biglietti per Stolz der Nation.
afasol: 14
biglietti per Stolz der Nation.
maxeramax: 3
biglietti per Stolz der Nation.
YagaBaba: 3
biglietti per Stolz der Nation.
gegio: 3
biglietti per Stolz der Nation.
Andrea: 2
biglietti per Stolz der Nation.

mercoledì 20 maggio 2009

Via Dandolo

La creatività dilata il tempo.
È solo la banalità, che lo contrae.
E poi alla fine sfugge del tutto.
Mimmo (Domenico detto "Mimmo" Scicchitano) al mostro di Frankenstein in Necropolis (Franco Brocani, 1970).


Un passaggio obbligato, letteralmente. La sinuosa e splendida erta, tutta tornanti da prendere in seconda ma meglio salirla a piedi, che unisce Monteverde e Trastevere, la casa dei miei nonni e il centro di Roma. Nelle lunghe passeggiate, soprattutto notturne, fino alle due del mattino and beyond, soprattutto con mio padre, che diceva sempre, quando la imboccavamo: "Via Dandolo, che visse sempre dandolo e dandolo morì". Di lunga erta montana. Quel pasticcione comunista di mio padre la adorava, quella poesia. Per la musica, per il ritmo. La sapeva a memoria, lui era della generazione che sapeva ancora a memoria le parole, che si portava intere biblioteche di Babele in testa. Ma lui più di altri: le parole, non le cose. La recitava a tutta velocità, senza punteggiatura. Musica pura. Come fosse un rap.


lunedì 4 maggio 2009

2666 — La parte di Les Adams

… ladri da due soldi che prendevano il sole delle sette di sera come zombie (o come messaggeri senza messaggio o con un messaggio intraducibile) meccanicamente predisposti a consumare fino all'ultimo un altro tramonto sul DF.Roberto Bolaño, I detective selvaggi, traduzione di Maria Nicola, Sellerio Editore, Palermo 2003, p. 390.

3 ottobre 2006, ore 17.52. Spedisco questa mail a un amico.

Caro Lapis,
cinque minuti fa, per ragioni che ti risparmio, sono ansato su imdb per verificare l'effettiva esistenza di un film intitolato Bomber's Moon, e per avere un'idea di che cavolo fosse. Il film esiste, è una roba di guerra di Edward Ludwig e Harold D. Schuster, con George Montgomery e Annabella, anno 1943. Ma il punto non è questo. Il punto è che esiste un riassunto della trama, di una buona ventina di righe, firmato da un utente di nome Les Adams (c'è persino il suo indirizzo elettronico, longhorn@abilene.com, nel caso volessi scrivergli per sapere se gioca a pollonario [all'epoca eravamo intrippati con un giochino demente che si chiama Chicktionary, volevamo battere il record, volevamo scriverci sopra un romanzo, volevamo farne la nostra vita]). E come quasi tutto in imdb, tu clicchi sulla firma e il sito ti sciorina la lista dei film di cui Les Adams ha gentilmente, volontariamente e gratuitamente scritto il riassunto della trama. Mi segui, malgrado l'inflazione di avverbi e genitivi? Bene. Ora stai a sentire: Les Adams ha scritto 2660 riassunti (cifra minima, poi la ricerca dichiara di essere "aborted"). Hai capito? 2660 riassunti, più o meno della stessa lunghezza, ossia notevolmente dettagliati per la media imdb. 2660 riassunti, da 10,000 Kids and a Cop (1948) a Zurück aus dem Weltall (1959). 2660 film, della cui stragrande maggioranza neppure conoscevo il titolo: Wild West Whoopee (1931), What's Buzzin', Cousin? (1943), Two Blondes and a Redhead (1947), Tonga Tika (1953), di cui Les sostiene che il vero titolo sarebbe Tanga-Tika, e qui mi fermo con gli esempi. A occhio sembra che Les prediliga un trentennio circa, dall'inizio dei Trenta alla fine dei Cinquanta, e soprattutto western e film di guerra, assolutamente sconosciuti, probabilmente già quando uscirono (se uscirono, e dove? ad Abilene?), di certo dimenticati (e forse dimenticabili). Ma non voglio fare l'esegesi, non è questo il punto. Il punto sono i 2660 (cifra minima, ripeto) riassunti.
Les Adams, 2660 riassunti di film. L'opera di una vita. Un brivido mi è risalito lungo la schiena. Dovevo pur dirlo a qualcuno.


3 maggio 2009, ore 18.58.

Si potrebbe buttarla sulla paranoia, sommare (2006 - 2000) + 2660, ricordarsi che il primo a parlarmi di Bolaño fu proprio l'amico in questione, farne un post e intitolarlo 2666.
Andiamo comunque a vedere a che punto è la notte di Les Adams, andiamo a verificare l'orrore del cuore di tenebra che fa battere internet.
Fatto (non ci ero più tornato).
Ho scoperto che i 2660 titoli nel frattempo sono diventati 5326. Il che, in meno di tre anni, aspetta che prendo il calcolatore per vedere cosa ottengo scrivendo 5326 - 2660.
No. Non è possibile.
Lo so che credi che ho inventato tutte queste cifre per ottenere quel numero. Serve a qualcosa giurarti che è tutto vero, persino il fatto che ho effettivamente svolto le azioni descritte (verifica dello status di Les Adams e uso della calcolatrice) nel momento esatto in cui le descrivevo?

P.S.: "Ansato" è un bel refuso. Lo tengo.