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lunedì 8 giugno 2015

This is my blog and this is for fun

"quest'ermo colle, / E questa siepe"

Circa trent'anni fa il migliore amico di mio padre, figlio di un fascista monarchico, che viveva con il padre quasi centenario e ancora al volante di un automobile con la quale causava numerosi incidenti, automobile che prestava al figlio amico di mio padre per permettere a lui, a mio padre e a me di "fare una rotolata" per Roma, e una volta la polizia ci fermò sotto la statua di Goethe, ci fece uscire e ci puntò contro le armi mentre controllavano i documenti, e c'era un giovanissimo con un mitra e quel mitra tremava, ma tremava ancor più l'amico di mio padre o piuttosto non tremava, sudava freddo e io non me ne accorsi, solo quando ci lasciarono andare e riprendemmo la nostra rotolata vidi che sudava freddo ed era pallido come un cencio e allora gli chiesi Che c'è e lui balbettò Apri il cruscotto, e dentro c'era una pistola, l'amico di mio padre chissà cosa ci faceva con una pistola che bastava guardarlo di traverso e cadeva vittima d'infarto, lui finissimo letterato spiantato a sessant'anni ancora a casa del padre a studiare letteratura e filosofia francese e a tradurla splendidamente per nessuno, lavorando su libri che rubava in tutte le librerie di Roma, rubava persino le enciclopedie e quando arrivarono le telecamere aveva identificato gli angoli morti della Hoepli della Herder della Procure, poi arrivarono le fotocellule e lì lo persi di vista ma allora lo frequentavo praticamente ogni sera, avrò avuto poco più di tredici anni e lui mi disse che tutto sommato se volevo avere una vaga idea di quel che raccontavano i Canti di Leopardi mi conveniva procurarmi l'edizione annotata di De Robertis perché lì si spiegava bene quella cosa che si chiama DEITTICO.

Treccani:
"Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione in cui sono prodotti. I deittici coinvolgono dunque due realtà diverse: una realtà linguistica, interna alle frasi, e una extralinguistica, esterna alle frasi."

Credo che tra le prime cose che ho scritto ripetutamente in rete ci sia il mio problema con i deittici. Nella vita reale ho litigato ferocemente con gente che mi diceva là, lì, quello. Non capivo mai cosa indicasse, anche perché non indicava nulla. Alcuni di loro ho smesso di frequentarli solo per quello.
Ho fatto pace con i deittici quando, una sera, trovai finalmente "la mia anima gemella", come si legge nei romanzi di Chrétien de Troyes, forse.
Si chiamava Paula Trent.
Le sue parole furono un colpo di fulmine:
"I dischi volanti sono lassù, e il cimitero è laggiù: io resterò chiusa qui. "

domenica 26 ottobre 2008

L'ultimo gioco in città (LE SCOMMESSE SONO CHIUSE)

XII — IL PEGGIOR STUPRO DELLA STORIA DEL CINEMA

Oggi è difficile, ma il solutore otterrà 4 (dico quattro) bomboloni.
Mercoledì allungherò la durata del filmato, ma la posta sarà dimezzata: 2 bomboloni.
Infine, venerdì il filmato sarà ancora più lungo. A quel punto, più che l'ultimo in città, sarà un gioco da ragazzi e quindi 1 solo bombolone.
P.S.: Ti ricordo che le regole de L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ™ sono depositate presso il notaio e possono essere consultate qui. Il gioco si svolge anche su un altro divano.

AGGIORNAMENTO (Mercoledì 29 ottobre): Ho aggiunto più di sei minuti al filmato e rivedendolo mi accorgo che sono stato incauto: la soluzione ora è evidente e 2 bomboloni sono persino troppi. Ciccia, ormai è fatta.



ATTENZIONE: LA PARTITA SI È CONCLUSA MERCOLEDÌ 29 OTTOBRE ALLE 15.07.
LA VINCITRICE È BIANCA, CHE SI PORTA A CASA DUE BOMBOLONI, RITROVANDOSI IN TESTA ALLA GRADUATORIA.
EDWARD D. WOOD JR. È STATO DEFINITO "IL PEGGIOR REGISTA DELLA STORIA DEL CINEMA", PRIMATO CHE ALTRI POTREBBERO COMUNQUE RIVENDICARE, ANCHE SE È VERO CHE FILM QUALI PLAN 9 FROM OUTER SPACE O NIGHT OF THE GHOULS RAGGIUNGONO VETTE DI ESILARANTE NULLITÀ. MA LA SUA PRIMA OPERA, GLEN OR GLENDA (A VOLTE CHIAMATO ANCHE GLEN OR GLENDA?), CHE RACCONTA LA STORIA DI UN UOMO — INTERPRETATO DALLO STESSO WOOD — A CUI PIACE INDOSSARE I PULLOVER DI ANGORA, RESTA UN CASO A PARTE, SECONDO ME. PIÙ CHE PESSIMO, DIREI CHE È UN FILM DAVVERO STRANO. NELLA VOCE DEDICATA AL REGISTA E REDATTA DA KAREL THEIN PER L'ENCICLOPEDIA DEL CINEMA THREE PUPPY DOGS, LA CONCLUSIONE (SOLO PARZIALMENTE PUBBLICATA) AFFERMAVA QUANTO SEGUE: "LA GOFFAGGINE ATTRAVERSATA DA LAMPI DI UNA GRAZIA ILLOGICA DESTA UN SOSPETTO, CHE VA DRITTO AL CUORE DELLA PIÙ RADICALE MODERNITÀ: QUESTA MARGINALITÀ TRISTE E TUTTAVIA APPASSIONATA DI WOOD NON È FORSE UN RIFLESSO DELLA POSIZIONE DEL GENERE UMANO NELL'UNIVERSO TUTTO?".
MENTRE RIFLETTI SULLA TUA POSIZIONE NELL'UNIVERSO, GUARDATI L'INTERA SEQUENZA, CHE AVREI MOSTRATO VENERDÌ SE BIANCA NON AVESSE PRONTAMENTE AZZECCATO LA RISPOSTA. ALL'INIZIO, NON PERDERTI IL MONOLOGO STRACULT DI BELA LUGOSI CHE FARNETICA DI "DRAGHI VERDI", "CODE DI CAGNOLINI" E "GROSSI, GRASSI LUMACONI".
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 2 NOVEMBRE. UN GIOCO AUDIO, COME GIÀ SPERIMENTATO UN MESE FA. LA POSTA SARÀ DI DUE SESTERZI, CHE FORSE SI DIVIDERANNO DUE SOLUTORI.

L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA

bianca: 7 bomboloni.
arcomanno: 6 bomboloni.
andrea: 2 bomboloni.
desaparecida: 2 bomboloni.
adlimina: 1 bombolone.