— Ti aspetto sabato al Circo Massimo.
— Mi sa che non posso. Conto comunque di rivederti a Filippi.
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mercoledì 1 dicembre 2010
domenica 28 novembre 2010
Primi assaggi dei cablo di Wikileaks (raccolti da Dust)
SARAJEVO --- ASSASSINATO ARCIDUCA FRANCESCO FERDINANDO ----
MOSCA --- BASTA CON QUESTI FAKE! QUI C'E' GENTE CHE LAVORA! ---
RIODEJANEIRO --- AHO, QUA E' ARRIVATA UNA NUOVA CHE CIA' UN CULO CHE PARLA
GERUSALEMME --- AMMAZZA CHE NOIA. OGGI NON CI STA MANCO UN'EBREO CHE SPARA A UN PALESTINO
WASHINGTON --- PRIMO: SI DICE "ISRAELIANO" E "PALESTINESE" - SECONDO: "EBREO" E' MASCHILE E QUINDI PRIMA NON CI VA L'APOSTROFO. GNURANT!
GERUSALEMME --- AHO, A GRAMMARNAZI, MA APPARTE NOI CHI VUOI CHE SE LE LEGGA 'STE STRONZATE? ASSANGE?
MOSCA --- MA QUAND'E' CHE POSSIAMO MANDARE CABLO DI HELLO KITTY?
PECHINO --- IO HO DELLE BELLISSIME FOTO DI GATTINI E NON POSSO POSTARLE! SIGH!!!!
NEW YORK --- RAGA, STASERA CI TROVIAMO ALL'ONU PER ANDARE A SUONARE TUTTI I CAMPANELLI !
TEHERAN --- QUI INVECE ANDIAMO IN GIRO A SUONARE TUTTI I CAPANNELLI! AHAH CHE BUFO!
PATAGONIA --- "E' UNA TERRA BELLISSIMA, DAI, FATTI TRASFERIRE, CHE QUI ALLE MALDIVE CI SI ANNOIA". 'STA STRONZA. E IO CHE LE DO RETTA
MOSCA --- MA SAI CHE PUTIN PARLA DAVVERO COME UN PIBIDESE?
ALASKA --- ALLORA, IO MI PRESENTO E DICO "PIACERE, GOFFREDO" E LUI "ANCA MI!" AHAHAH! HAI CAPITO? FREDO-FREDDO IN VENETO. MA 'STO TIPO E' PROPRIO FORTE, EH. CERTO CHE A FARE IL DIPLOMATICO SE NE IMPARANO DI COSE. VOGLIO DIRE, VEDI PROPRIO IL MONDO COM'E' FATTO ECCETERA
LONDRA --- INTERESSA A QUALCUNO UN PETTEGOLEZZO DAVVERO PICCANTE SULLA CASA REALE?
PARIGI --- NO, LONDRA, GRAZIE, MI BASTA LA PAGINA 3 DEL SUN
MYANMAR --- MA CAZZO, E ADESSO ME LO DITE CHE E' LA STESSA COSA DI "BIRMANIA"?
BERLINO --- DAI, AL VOLO: LA CAPITALE DEL BOTSWANA? MA SENZA GUARDARE SU WIKIPEDIA, EH
ANKARA --- SAPETE PERCHE' QUI NON FESTEGGIANO IL THANKSGIVING DAY? PERCHE' SONO TURKEY! AHAHAH! BUFISIMO!
BOLOGNA --- QUI NEVICA. E LI' DA VOI? [ seguono circa 800 cablo con le condizioni meteo da tutto il mondo ]
WASHINGTON --- RAGAZZI VI VOLETE DARE UNA CALMATA? NON AVETE UN CAZZO DA FARE? OK: VI ACCONTENTO SUBITO. PER DOMANI VOGLIO DA OGNUNO DI VOI UN RAPPORTO MILITARE-POLITICO-SOCIALE CON PROIEZIONI A TRE ANNI. PARLO DEL RAPPORTO CONOSCIUTO NEL VOSTRO GERGO DEL CAZZO COME "APOCALISSE", PER INTENDERCI
MOSCA --- NO, DAI, CAPO. STAVAMO SOLO SCHERZANDO. EDDAI
SAN MARINO --- PER ME NON C'E' PROBLEMA, CAPO. CONSIDERALO GIA' PRONTO
PECHINO --- NOUOAOOAOOO!
PARIGI --- COME DICI BZZZBZABZZ NON ZXZXZXZ SENTE BENE CZXZXZX INTERNET ZXZXZXZXZXZ DISTURBI RSFFZCXDDSD NEVE KSKXKZKS GALLERIA
CAIRO --- LO FAREI VOLENTIERI, MA PER DOMANI E' PREVISTA PIOGGIA DI RANE
WASHINGTON --- CAIRO: E' VECCHIA
BERLINO --- CAPO, PER LE PROIEZIONI A TRE ANNI NON C'E' PROBLEMA, MA SULLA SITUAZIONE ATTUALE HO LE IDEE UN PO' CONFUSE
TERRADIMEZZO --- EHM, CAPO, IN EFFETTI PER DESCRIVERE LA SITUAZIONE CREDO MI OCCORRERA' UN PO' PIU' DI TEMPO
MOSCA --- BASTA CON QUESTI FAKE! QUI C'E' GENTE CHE LAVORA! ---
RIODEJANEIRO --- AHO, QUA E' ARRIVATA UNA NUOVA CHE CIA' UN CULO CHE PARLA
GERUSALEMME --- AMMAZZA CHE NOIA. OGGI NON CI STA MANCO UN'EBREO CHE SPARA A UN PALESTINO
WASHINGTON --- PRIMO: SI DICE "ISRAELIANO" E "PALESTINESE" - SECONDO: "EBREO" E' MASCHILE E QUINDI PRIMA NON CI VA L'APOSTROFO. GNURANT!
GERUSALEMME --- AHO, A GRAMMARNAZI, MA APPARTE NOI CHI VUOI CHE SE LE LEGGA 'STE STRONZATE? ASSANGE?
MOSCA --- MA QUAND'E' CHE POSSIAMO MANDARE CABLO DI HELLO KITTY?
PECHINO --- IO HO DELLE BELLISSIME FOTO DI GATTINI E NON POSSO POSTARLE! SIGH!!!!
NEW YORK --- RAGA, STASERA CI TROVIAMO ALL'ONU PER ANDARE A SUONARE TUTTI I CAMPANELLI !
TEHERAN --- QUI INVECE ANDIAMO IN GIRO A SUONARE TUTTI I CAPANNELLI! AHAH CHE BUFO!
PATAGONIA --- "E' UNA TERRA BELLISSIMA, DAI, FATTI TRASFERIRE, CHE QUI ALLE MALDIVE CI SI ANNOIA". 'STA STRONZA. E IO CHE LE DO RETTA
MOSCA --- MA SAI CHE PUTIN PARLA DAVVERO COME UN PIBIDESE?
ALASKA --- ALLORA, IO MI PRESENTO E DICO "PIACERE, GOFFREDO" E LUI "ANCA MI!" AHAHAH! HAI CAPITO? FREDO-FREDDO IN VENETO. MA 'STO TIPO E' PROPRIO FORTE, EH. CERTO CHE A FARE IL DIPLOMATICO SE NE IMPARANO DI COSE. VOGLIO DIRE, VEDI PROPRIO IL MONDO COM'E' FATTO ECCETERA
LONDRA --- INTERESSA A QUALCUNO UN PETTEGOLEZZO DAVVERO PICCANTE SULLA CASA REALE?
PARIGI --- NO, LONDRA, GRAZIE, MI BASTA LA PAGINA 3 DEL SUN
MYANMAR --- MA CAZZO, E ADESSO ME LO DITE CHE E' LA STESSA COSA DI "BIRMANIA"?
BERLINO --- DAI, AL VOLO: LA CAPITALE DEL BOTSWANA? MA SENZA GUARDARE SU WIKIPEDIA, EH
ANKARA --- SAPETE PERCHE' QUI NON FESTEGGIANO IL THANKSGIVING DAY? PERCHE' SONO TURKEY! AHAHAH! BUFISIMO!
BOLOGNA --- QUI NEVICA. E LI' DA VOI? [ seguono circa 800 cablo con le condizioni meteo da tutto il mondo ]
WASHINGTON --- RAGAZZI VI VOLETE DARE UNA CALMATA? NON AVETE UN CAZZO DA FARE? OK: VI ACCONTENTO SUBITO. PER DOMANI VOGLIO DA OGNUNO DI VOI UN RAPPORTO MILITARE-POLITICO-SOCIALE CON PROIEZIONI A TRE ANNI. PARLO DEL RAPPORTO CONOSCIUTO NEL VOSTRO GERGO DEL CAZZO COME "APOCALISSE", PER INTENDERCI
MOSCA --- NO, DAI, CAPO. STAVAMO SOLO SCHERZANDO. EDDAI
SAN MARINO --- PER ME NON C'E' PROBLEMA, CAPO. CONSIDERALO GIA' PRONTO
PECHINO --- NOUOAOOAOOO!
PARIGI --- COME DICI BZZZBZABZZ NON ZXZXZXZ SENTE BENE CZXZXZX INTERNET ZXZXZXZXZXZ DISTURBI RSFFZCXDDSD NEVE KSKXKZKS GALLERIA
CAIRO --- LO FAREI VOLENTIERI, MA PER DOMANI E' PREVISTA PIOGGIA DI RANE
WASHINGTON --- CAIRO: E' VECCHIA
BERLINO --- CAPO, PER LE PROIEZIONI A TRE ANNI NON C'E' PROBLEMA, MA SULLA SITUAZIONE ATTUALE HO LE IDEE UN PO' CONFUSE
TERRADIMEZZO --- EHM, CAPO, IN EFFETTI PER DESCRIVERE LA SITUAZIONE CREDO MI OCCORRERA' UN PO' PIU' DI TEMPO
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lunedì 22 novembre 2010
La vignetta del ventennio

Dal friendfeed di G.O.D. Snapshot di Dust, introdotto dal suo commento: "Guardare le news e vomitare. Anche oggi. Anche domani".
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martedì 30 marzo 2010
Perle ai porci
I CELTI
È vero, i Celti non sono colti
Lo si intuisce dai loro volti
(e sorvoliamo sui loro culti)
Lo si sospetta dai loro voti:
metton la croce sui Bossi e i Coti (*)
Han gote e visi da Visigoti
Lo so, che i Celti appaiono stolti
Mangian patate dei loro orti
Anche se lunghi li trovi corti
Per quanto dritti sembrano storti
Nascon normali e li credi aborti
Sono ben vivi e li dai per morti
I Celti gridano spesso “Pota!”
Votano Cota, votan la trota
Ogni cultura per loro è ignota
Ogni battuta gli riesce idiota
Non gl'interessa entrare nel Gotha
E sopra l'arte gettano mota.
Eppure i Celti sono assai scaltri
Non si riposano sotto le coltri
Non stanno lì a lucidare peltri
Non perdon tempo a sfottere Feltri
o a vezzeggiare micetti e veltri
Vincono loro, perdono gli altri
(*) lic. poet. 192056 Aut. Min. Conc.
STROFE RITROVATE
I
I Celti sono assai spesso verdi
gioca con loro: è certo che perdi
Come li tocchi, ecco, ti immerdi
Ti sei distratto, ed è troppo tardi
Son refrattari, son come sordi
e non c'è spazio ormai per accordi
II
Sognano i Celti pecore a pila?
sognano negri in mano alla pula ?
sognano di imbracciare la pala?
del bene e il male morder la mela?
un fisco che un po' meno li pela?
tengono i Celti pecore in sala ?
III
Eppure tu non li hai scelti, i Celti
Ma te li trovi nell'acqua sciolti,
nei saltimbocca per bene avvolti,
nell'insalata, sebbene incolti
I Celti spuntan sempre più folti
Ieri eran semi, oggi raccolti
IV
Celtellinate il borghezionario
dall'A alla Zaia, note e lemmario!
(ai più piccini: l'abbeceltario)
In bibliocelta il biblioceltario
dei testi s/Celti fa l'inventario
e a celtinaia brucia, sommario
Dust (su FriendFeed)
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sabato 20 marzo 2010
Interferencia secreta
PAROLE VENUTE DALLO SPAZIO
Che cos'è Interferencia secreta? È un nastro registrato illegalmente. Sono voci che parlano e trasmettono ordini e contrordini l'11 settembre del 1973. Voci che abbiamo sentito vagamente in qualche momento della nostra vita, ma alle quali non riusciamo a dare un volto, come se provenissero da immagini senza sostanza. Voci che sono echi di una paura sconnessa annidata in qualche punto del nostro corpo. Fantasmi immaginari. Una paura reale e, al tempo stesso, comune.
Alcuni ordini sono tassativi: si parla di uccidere immediatamente, si parla di arresti, si parla di bombardamenti. Gli uomini che parlano qualche volta scherzano: questo non ce li rende più vicini, al contrario, li inabissa, sono uomini che vengono fuori da fosse invisibili e impercettibili e con un linguaggio vagamente militare si assumono il compito di instaurare l'ordine. L'umorismo di cui fanno sfoggio è, malgrado tutto, familiare. Un umorismo che riconosciamo e non vorremmo riconoscere.
Chi parla potrebbe essere mio padre o mio nonno. Chi trasmette gli ordini potrebbe essere un mio vecchio compagno di scuola, quello prepotente o quello diligente, quello insignificante oppure quello che soltanto una volta ha partecipato ai nostri giochi. In queste voci familiari possiamo osservarci, di riflesso, come se ci vedessimo in uno specchio. Non è lo specchio di Stendhal, lo specchio che passeggia lungo la strada, ma potrebbe esserlo e per molti di coloro che ascoltano le voci lo sarà certamente in via definitiva.
All'inizio le voci sono indistinguibili. A poco a poco, però, ciascuna acquista una personalità, sebbene tutte condividano l'impronta della cilenità, ossia l'impronta lasciata da un'infanzia immersa nella nebbia e in qualcosa che in mancanza di una parola migliore chiameremo felicità. Le voci venute dallo spazio non solo ridisegnano l'isola infantile chiamata Cile: ci mostrano con la bacchetta del maestro la nostra realtà, ci chiedono di aprire gli occhi e anche le orecchie. Sono voci di uomini reali. Alcuni di loro, è evidente dal timbro, dalle esitazioni, sono spaventati e nervosi. Altri mantengono la compostezza con un sangue freddo invidiabile. Il nastro avanza e a poco a poco le voci si fanno sempre più familiari, come se fossero sempre state lì, a parlarci, a minacciarci. La similitudine è superflua. Infatti, sono sempre state lì. Sono gli uomini che ordinarono a un padre di sodomizzare il proprio figlio se non voleva che li uccidessero entrambi, sono i capetti che introdussero topi vivi nella vagina di una militante del MIR di ventidue anni cui davano della puttana.
L'apparenza, però, è quella di un gioco. Le voci si trascinano dalla nostra infanzia come numi tutelari decisamente buontemponi: se Dio non esiste, tutto è possibile, se la patria chiama, tutto si può fare. Alcune voci esitano. La maggior parte accetta, dubbiosa. La loro ingenuità, a volte, è immensa. Un ufficiale d'alto grado, in comunicazione diretta con un altro ufficiale d'alto grado, dice che da quel momento, data l'importanza di quel che deve trasmettergli, gli parlerà in inglese. Come se l'inglese fosse una lingua morta o come se nessuno, dall'altra parte, sapesse l'inglese.
Non c'è niente da fare: sono le voci della nostra infanzia. Voci cilene, come infiltrate in un film troppo grande per loro, voci che trasmettono un messaggio che loro stesse non capiscono del tutto. Un dialogo al di là della realtà, là dove il dialogo è impossibile. Eppure l'immagine finale, per quanti fatti straordinari accumuli, non sfugge a una banalità troppo familiare, ripetuta fino alla nausea. Tutti noi, in qualche momento della nostra vita, abbiamo conosciuto gli uomini che stanno parlando. Le voci, come in un immenso romanzo radiofonico a puntate, recitano per noi, ma soprattutto recitano per loro stessi. Pornografia, snuff movies. Finalmente hanno trovato il ruolo della loro vita. Alla fine i soldati hanno la loro guerra, la loro guerra più bella: di fronte a loro ci siamo noi, disarmati, ma a guardare e ad ascoltare.
Roberto Bolaño, Tra parentesi (trad. Maria Nicola), Milano 2009, pp. 88-90.
Alcuni ordini sono tassativi: si parla di uccidere immediatamente, si parla di arresti, si parla di bombardamenti. Gli uomini che parlano qualche volta scherzano: questo non ce li rende più vicini, al contrario, li inabissa, sono uomini che vengono fuori da fosse invisibili e impercettibili e con un linguaggio vagamente militare si assumono il compito di instaurare l'ordine. L'umorismo di cui fanno sfoggio è, malgrado tutto, familiare. Un umorismo che riconosciamo e non vorremmo riconoscere.
Chi parla potrebbe essere mio padre o mio nonno. Chi trasmette gli ordini potrebbe essere un mio vecchio compagno di scuola, quello prepotente o quello diligente, quello insignificante oppure quello che soltanto una volta ha partecipato ai nostri giochi. In queste voci familiari possiamo osservarci, di riflesso, come se ci vedessimo in uno specchio. Non è lo specchio di Stendhal, lo specchio che passeggia lungo la strada, ma potrebbe esserlo e per molti di coloro che ascoltano le voci lo sarà certamente in via definitiva.
All'inizio le voci sono indistinguibili. A poco a poco, però, ciascuna acquista una personalità, sebbene tutte condividano l'impronta della cilenità, ossia l'impronta lasciata da un'infanzia immersa nella nebbia e in qualcosa che in mancanza di una parola migliore chiameremo felicità. Le voci venute dallo spazio non solo ridisegnano l'isola infantile chiamata Cile: ci mostrano con la bacchetta del maestro la nostra realtà, ci chiedono di aprire gli occhi e anche le orecchie. Sono voci di uomini reali. Alcuni di loro, è evidente dal timbro, dalle esitazioni, sono spaventati e nervosi. Altri mantengono la compostezza con un sangue freddo invidiabile. Il nastro avanza e a poco a poco le voci si fanno sempre più familiari, come se fossero sempre state lì, a parlarci, a minacciarci. La similitudine è superflua. Infatti, sono sempre state lì. Sono gli uomini che ordinarono a un padre di sodomizzare il proprio figlio se non voleva che li uccidessero entrambi, sono i capetti che introdussero topi vivi nella vagina di una militante del MIR di ventidue anni cui davano della puttana.
L'apparenza, però, è quella di un gioco. Le voci si trascinano dalla nostra infanzia come numi tutelari decisamente buontemponi: se Dio non esiste, tutto è possibile, se la patria chiama, tutto si può fare. Alcune voci esitano. La maggior parte accetta, dubbiosa. La loro ingenuità, a volte, è immensa. Un ufficiale d'alto grado, in comunicazione diretta con un altro ufficiale d'alto grado, dice che da quel momento, data l'importanza di quel che deve trasmettergli, gli parlerà in inglese. Come se l'inglese fosse una lingua morta o come se nessuno, dall'altra parte, sapesse l'inglese.
Non c'è niente da fare: sono le voci della nostra infanzia. Voci cilene, come infiltrate in un film troppo grande per loro, voci che trasmettono un messaggio che loro stesse non capiscono del tutto. Un dialogo al di là della realtà, là dove il dialogo è impossibile. Eppure l'immagine finale, per quanti fatti straordinari accumuli, non sfugge a una banalità troppo familiare, ripetuta fino alla nausea. Tutti noi, in qualche momento della nostra vita, abbiamo conosciuto gli uomini che stanno parlando. Le voci, come in un immenso romanzo radiofonico a puntate, recitano per noi, ma soprattutto recitano per loro stessi. Pornografia, snuff movies. Finalmente hanno trovato il ruolo della loro vita. Alla fine i soldati hanno la loro guerra, la loro guerra più bella: di fronte a loro ci siamo noi, disarmati, ma a guardare e ad ascoltare.
Roberto Bolaño, Tra parentesi (trad. Maria Nicola), Milano 2009, pp. 88-90.
Dust.
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domenica 24 maggio 2009
L'ultimo gioco in città (LE SCOMMESSE SONO CHIUSE)
XVIII — TUTTI I GUSTAFSSON SONO GUSTAFSSON
"Nella macedonia sì. Ok nella panna, ok anche sulla torta. Ok nei fields, sempre. NO! NELLA CARBONARA NO!"
Per due gocce di aceto balsamico: Che film abbiamo trasmesso?
Per due gocce di aceto balsamico: Che film abbiamo trasmesso?
DUST
ATTENZIONE: LA PARTITA SI È CONCLUSA SULL'ALTRO TAVOLO DA GIOCO DOMENICA 24 MAGGIO ALLE 12.45. IL FILM TRASMESSO ERA "IL POSTO DELLE FRAGOLE" (INGMAR BERGMAN, 1957). COMPLIMENTI AL RAPIDO E TRANQUILLO "MAXERAMAX" DI PAURA.
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 31 MAGGIO.
L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA
afasol: 11 gocce d'aceto balsamico.
arcomanno : 11 gocce d'aceto balsamico.
bianca: 3 gocce d'aceto balsamico.
YagaBaba: 3 gocce d'aceto balsamico.
gegio: 3 gocce d'aceto balsamico.
maxeramax: 2 gocce d'aceto balsamico
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 31 MAGGIO.
L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA
afasol: 11 gocce d'aceto balsamico.
arcomanno : 11 gocce d'aceto balsamico.
bianca: 3 gocce d'aceto balsamico.
YagaBaba: 3 gocce d'aceto balsamico.
gegio: 3 gocce d'aceto balsamico.
maxeramax: 2 gocce d'aceto balsamico
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ultimo gioco in città
domenica 10 maggio 2009
L'ultimo gioco in città (LE SCOMMESSE SONO CHIUSE)
XVI — LA GELIDA MANONA
Che bella mano… È sua?
Totò in non so più che film.
Totò in non so più che film.
In compenso so da che film è tratto questo spezzone, ma non te lo dico: trovalo da te e vinci un paio di guanti.
AGGIORNAMENTO (mercoledì 13 maggio): Ho allungato il filmato. Mi riprendo un guanto e se ora non riconosci subito il titolo del film te lo tiro in faccia, perché significa che invece di andare al cinema hai preferito fare il furbetto, hai preferito vivere. E guarda un po' come finiscono, i furbetti.
AGGIORNAMENTO (venerdì 15 maggio): Basta, non posso mostrarti oltre. A questo punto l'ultimo indizio te lo fornisce Dust:
AGGIORNAMENTO (mercoledì 13 maggio): Ho allungato il filmato. Mi riprendo un guanto e se ora non riconosci subito il titolo del film te lo tiro in faccia, perché significa che invece di andare al cinema hai preferito fare il furbetto, hai preferito vivere. E guarda un po' come finiscono, i furbetti.
AGGIORNAMENTO (venerdì 15 maggio): Basta, non posso mostrarti oltre. A questo punto l'ultimo indizio te lo fornisce Dust:
Per fare questo film servirebbero almeno due John Woo.
P.S.: Ti ricordo che le regole de L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ™ sono depositate presso gli eredi del notaio Altamante Fruzzetti e possono essere consultate qui. Se non sai cosa fa la destra, consolati ignorando la sinistra.
LA PARTITA SI È CONCLUSA SENZA VINCITORI.
IL FILM DA TROVARE ERA I GANGSTERS (THE KILLERS, 1946), DI ROBERT SIODMAK.
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 17 MAGGIO.
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ultimo gioco in città
domenica 3 maggio 2009
L'ultimo gioco in città (LE SCOMMESSE SONO CHIUSE)
XV — CREPA IL PADRONE, TUTTO VA MALE
Oggi il tradizionale quiz della domenica è davvero facile. In palio ci saranno solo due wakizashi, per fare comodamente seppuku con il compagno che preferite.
Dopo di voi, prego.


Dopo di voi, prego.

AGGIORNAMENTO (mercoledì 6 maggio): Un solo wakizashi tutto sommato può bastare, fatevene una ragione.
Who's next ?

DUST
ATTENZIONE: LA PARTITA SI È CONCLUSA GIOVEDÌ 7 MAGGIO ALLE 01.16. GRANDE RITORNO DI BIANCA CHE HA RICONOSCIUTO LA "STORIA DEI FEDELI SEGUACI DELL'EPOCA GENROKU", NOTO ANCHE COME "LA VENDETTA DEI 47 RONIN". ("GENROKU CHUSINGURA", 1941-42), DI KENJI MIZOGUCHI, NOTO ANCHE COME MIZOKUCHI KENJI.
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 10 MAGGIO.
L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA
afasol: 11 wakizashi.
arcomanno : 7 wakisashi.
bianca: 3 wakizashi.
gegio: 3 wakizashi.
YagaBaba: 3 wakizashi.
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 10 MAGGIO.
L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA
afasol: 11 wakizashi.
arcomanno : 7 wakisashi.
bianca: 3 wakizashi.
gegio: 3 wakizashi.
YagaBaba: 3 wakizashi.
lunedì 20 aprile 2009
L'ultimo gioco in città (LE SCOMMESSE SONO CHIUSE)
XIII — IL PRIGIONIERO HA CANTATO
Questa volta siamo veramente allo sbraco.
Dovete indovinare il notissimo film d'azione a una delle cui più stranote scene allude l'inqualificabile indovinello che segue
In palio ci sono — ma giusto per invogliarvi — ben tre paia di manette.
AGGIORNAMENTO (mercoledì 22 aprile)
Oh, non deludeteci. Mixando questo e il primo indovinate come minimo il film, poi la scena vien da sé. E non cala nemmeno il bottino: sempre tre manette sono.
Dovete indovinare il notissimo film d'azione a una delle cui più stranote scene allude l'inqualificabile indovinello che segue
Nonostante sia di fonte poliziesca, la versione del detenuto non convince lo sbirro.
In palio ci sono — ma giusto per invogliarvi — ben tre paia di manette.
AGGIORNAMENTO (mercoledì 22 aprile)
La legge di Walter
Bianco. Ma anche nero.
Bianco. Ma anche nero.
Oh, non deludeteci. Mixando questo e il primo indovinate come minimo il film, poi la scena vien da sé. E non cala nemmeno il bottino: sempre tre manette sono.
DUST
ATTENZIONE: LA PARTITA SI È CONCLUSA VENERDÌ 24 APRILE ALLE 13.57. IL FILM DA INDOVINARE ERA "48 ORE" (WALTER HILL, 1982). ARCOMANNO SI AGGIUDICA TRE PAIA DI MANETTE. SOTTO PUOI VEDERTI LA SCENA CULT RICORDATA DAL PRIMO INDOVINELLO.
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 26 APRILE.
L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA
afasol: 11 manette.
arcomanno : 7 manette.
gegio: 3 manette.
bianca: 2 manette.
ATTENZIONE: LA PARTITA SI È CONCLUSA VENERDÌ 24 APRILE ALLE 13.57. IL FILM DA INDOVINARE ERA "48 ORE" (WALTER HILL, 1982). ARCOMANNO SI AGGIUDICA TRE PAIA DI MANETTE. SOTTO PUOI VEDERTI LA SCENA CULT RICORDATA DAL PRIMO INDOVINELLO.
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 26 APRILE.
L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA
afasol: 11 manette.
arcomanno : 7 manette.
gegio: 3 manette.
bianca: 2 manette.
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domenica 5 aprile 2009
L'ultimo gioco in città (LE SCOMMESSE SONO CHIUSE)
XI — Mt 20, 16
Indovina indovinello:
Tre versetti della Bibbia a chi riconosce il titolo italiano del film nascosto in questa frase.
P.S.: Ti ricordo che le regole de L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ™ sono depositate presso gli eredi del notaio Altamante Fruzzetti e possono essere consultate qui. Se non conosci il catechismo vai all'Inferno.
Con la bocca della seconda il primo diventa l'ultimo.
Tre versetti della Bibbia a chi riconosce il titolo italiano del film nascosto in questa frase.
P.S.: Ti ricordo che le regole de L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ™ sono depositate presso gli eredi del notaio Altamante Fruzzetti e possono essere consultate qui. Se non conosci il catechismo vai all'Inferno.
(Con la diabolica collaborazione di DUST)
AGGIORNAMENTO (mercoledì 8 aprile): Alla fine del pomeriggio di ieri un giocatore anonimo ha lasciato un indizio (si nasconde nel terzo commento a questo post). Dubito che sia involontario, e la pista non proprio rettilinea dovrebbe condurti alla soluzione. Comunque, dato che un versetto è stato già bruciato, ne restano in palio solo due.
AGGIORNAMENTO (mercoledì 8 aprile): Alla fine del pomeriggio di ieri un giocatore anonimo ha lasciato un indizio (si nasconde nel terzo commento a questo post). Dubito che sia involontario, e la pista non proprio rettilinea dovrebbe condurti alla soluzione. Comunque, dato che un versetto è stato già bruciato, ne restano in palio solo due.
AGGIORNAMENTO (venerdì 10 aprile): La mente perversa di Dust ha sfornato un nuovo indovinello. Ti restano solo due giorni e un versetto.
Un misero bottino
Se lo dai all'uomo giusto, con questo ci fai trenta denari. Con quella, invece, un paio di scudi.
LA PARTITA SI È CONCLUSA SENZA VINCITORI.
IL FILM DA TROVARE ERA UN BACIO E UNA PISTOLA (KISS ME DEADLY, 1955), CAPOLAVORO DI ROBERT ALDRICH.
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 12 APRILE.

Un misero bottino
Se lo dai all'uomo giusto, con questo ci fai trenta denari. Con quella, invece, un paio di scudi.
LA PARTITA SI È CONCLUSA SENZA VINCITORI.
IL FILM DA TROVARE ERA UN BACIO E UNA PISTOLA (KISS ME DEADLY, 1955), CAPOLAVORO DI ROBERT ALDRICH.
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 12 APRILE.

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Un bacio e una pistola
domenica 18 gennaio 2009
L'ultimo gioco in città (LE SCOMMESSE SONO CHIUSE)
III — RISOLVERE IL CASO BATTISTI E IL QUIZ DI OGGI
Potremmo usare lui, se solo ricordassimo il suo nome.

Dimmi chi è e vinci due brigadeiros.
P.S.: Ti ricordo che le regole de L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ™ sono depositate presso il notaio Altamante Fruzzetti e possono essere consultate qui. Se non mastichi il portoghese vai a chiedere l'asilo politico in Paraguay.
DUST
ATTENZIONE: LA PARTITA SI È CONCLUSA DOMENICA 14 GENNAIO ALLE 12.57.
LA SOLUZIONE ERA "ANTONIO DAS MORTES" ("O DRAGÃO DA MALDADE CONTRA O SANTO GUERREIRO", 1969) DI GLAUBER ROCHA. CHE TE LO DICO A FARE CHE IL VINCITORE È AFASOL?
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 25 GENNAIO.
L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA
afasol: 5 brigadeiros.
arcomanno: 2 brigadeiros.
LA SOLUZIONE ERA "ANTONIO DAS MORTES" ("O DRAGÃO DA MALDADE CONTRA O SANTO GUERREIRO", 1969) DI GLAUBER ROCHA. CHE TE LO DICO A FARE CHE IL VINCITORE È AFASOL?
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 25 GENNAIO.
L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA
afasol: 5 brigadeiros.
arcomanno: 2 brigadeiros.
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ultimo gioco in città
domenica 4 gennaio 2009
L'ultimo gioco in città
I — ANDARE LONTANO (CANTO D'AMORE DI J.A.PRUF.GOD)
Come annunciato, con l'anno nuovo a volte sarò sostituito da un nuovo mazziere, altrettanto perverso, e polimorfo quanto gli atomi di polvere di Lucrezio. Il gioco di oggi lo ha commesso lui.
Ti ricordo che le regole de L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ™ sono depositate presso il notaio Altamante Fruzzetti e possono essere consultate qui. Se blogspot non ti piace puoi sempre andare a giocare su splinder. Ma in tutti i casi heaven, heaven is a place, a place where nothing nothing ever happens.
Quando fracassando la porta l'esterno fa irruzione sottoforma di pompieri
how you gonna come, con le mani sui soprammobili o intente a documentare il tutto sul blog ?
Oh, allora,
quando i libri non letti tonfano valangando dalla mensola e ci sono compiti dei figli da controllare
quando le dita non colpiscono i tasti, intirizzite dall'inverno del tuo scontento (benché parecchio scontato, l'avrete notato)
e ti chiedi sentendoti un lazzarone perché cazzo sei tornato dalla vulcanica Lanzarote nella torpida Patatonia
quando i piatti volano ma non perché sei in un b-movie fantascientifico anni '50 e se comincia la caccia all'alieno l'alieno sei tu
quando ti rendi infine conto che faces & books stanno distruggendo lo schermo che ti faceva da schermo e non è il caso di scherzare, non è opportuno schernire, non puoi più sterzare
quando temi una mattina di svegliarti da sogni agitati trasformato in uno schermorario
oh, è questo il momento
in cui ti chiederai qual è quella cosa che anche se non la fai non succede assolutamente nulla a nessuno
e se comunque la fai succede pochissimo a pochissimi
e quel pochissimo dura così poco che già dirlo effimero è prolungargli l'esistenza di un'eternità
e se qualcuno vorrà lodare quel qualcosa e preservarlo nel tempo quasi fosse una gemma tu stesso giudicherai quel qualcuno un po' gonzo
e ti domanderai perché ciò che è virtuale è irrazionale e insieme così relativo però assai poco complesso e comunque niente di trascendentale
e capirai in un solo momento quanto è falsa la promessa di un socialnettismo dal volto umano e che i socialnetworkers non saranno mai compagni ma al massimo amici
Oh, in quell'ora,
quali reti ti salveranno, pescatore di anonimi
quali nodi saranno abbastanza sicuri, scorsoio a parte
quali captcha freneranno la tua caduta da quel campo di seghe sulla collina, fin giù nel reale
su quali piattaforme soffici riposerai
quali siti accoglieranno te, navigatore naufragato e stanco, surfista imbolsito a forza di ipertestate, nuotatore schifato dal linkuame che lo circonda
Te, che rododattilo diteggi su tastiere alle sei del mattino
Te, che libero dalla ragnatela finirai avviluppato nel monotono e implacabile e peneloopiano farsi e disfarsi della tela domestica
Te, che potrai vantarti un giorno forse per un solo disegno di germano finito in un francobollo da tre cent
Mentre l'alzavola altrui sarà su quello da ventinove (*)
(*) e in queste due ultime righe si annida il quiz cinematografico di oggi. Premio: due byte.
DUST
ATTENZIONE: LA PARTITA SI È CONCLUSA SULL'ALTRO TAVOLO DA GIOCO DOMENICA 4 GENNAIO ALLE 15.27.
LA SOLUZIONE ERA "FARGO" (JOEL & ETHAN COEN, 1995). E SE È VERO CHE "HEAVEN IS A PLACE WHERE NOTHING EVER HAPPENS", È ALTRETTANTO VERO CHE "A LOT CAN HAPPEN IN THE MIDDLE OF NOWHERE", COME RICORDAVA LA LOCANDINA ORIGINALE DEL FILM. IL VINCITORE DEL PRIMO GIOCO DELL'ANNO È IL FELINO ARCOMANNO.
LA PROSSIMA SFIDA SI TERRÀ DOMENICA 11 GENNAIO.
L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA
arcomanno: 2 byte.
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