giovedì 5 maggio 2011

Barakobama: operazione Geronimo

Questi uomini formavano la cerchia intima di Stalin: erano il gruppo con la “carnagione del Cremlino” (terrea, con chiazze livide), lavoravano con lui tutto il giorno e bevevano con lui tutta la notte. Dobbiamo figurarci le loro facce intorno alla tavola imbandita per cena, o allo sfarfallio del proiettore del cinema privato […] Kruscev racconta che Stalin era appassionato soprattutto di western: “Di solito ne parlava male e ne dava una valutazione ideologica appropriata, ma poi ne ordinava immediatamente di nuovi”.
Martin Amis, Koba il Terribile — Una risata e venti milioni di morti (trad. di Norman Gobetti, Einaudi, Torino 2003), pp. 105 e 161.




Milovan Gilas venne invitato al cinema del Cremlino, e notò che “per l’intera durata della proiezione Stalin si produceva in commenti ad alta voce, reagendo di fronte a quanto accadeva sullo schermo come fanno gli ignoranti che scambiano la messinscena artistica con la realtà”.
Ibid., p. 161.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Di un po'...
ma com'era la valutazione ideologica appropriata?

o.a.

Stenelo ha detto...

Non saprei. In ogni caso quando uscì "Sentieri selvaggi" era morto da tra anni.