lunedì 15 dicembre 2008

Memento mori

Il kolossal e il porno: sono in assoluto i generi che detesto di più, da sempre e a priori. Non sopporto neppure Spartacus di Kubrick e La regina delle piramidi di Hawks, e ho detto tutto (anche se nel secondo c'è Joan Collins giovanissima). Quel che vedo sullo schermo mi sembra sistematicamente inverosimile, dall'inizio alla fine: I don't buy it. Non riesco a credere che si possa avere la benché minima idea di come viveva la gente duemila anni fa.
La serie televisiva Roma è l'eccezione che conferma la regola. Sono state girate due stagioni, da alea jacta est a Ottaviano imperatore. Poi basta (troppo cara, suppongo).
Una buona serie si riconosce dai titoli di testa (quasi sempre: The Shield mostra solo il badge spezzato con pessima musica rap ed è ottimo; Desperate Housewives ha un'apertura geniale, ma poi si rivela insopportabile). Roma rispetta due regole scontate: un minimo di pertinenza storica, e qualche ammiccamento ai nostri tempi (cinema di metafora). I titoli di testa aggiungono un terzo elemento (di cui in qualche modo l'intera serie tiene conto), avvertendoci che quanto stiamo per vedere non è la realtà documentata, la vita in movimento, ma la sua rievocazione fantasmatica. Graffiti animati, insomma, e thanatos in campo (ma l'eros non manca, e Polly Walker marcia è ancora più gnocca di Joan Collins giovane). Sic stantibus rebus, allora mi va bene.



P.S. Te pareva: "La versione italiana presenta delle differenze rispetto all'originale, per ovviare a scene di sesso e violenza ritenute troppo esplicite queste sono state sostituite (ma sarebbe meglio dire censurate) con scene girate appositamente per l'Italia, inoltre il doppiaggio ha eliminato molte delle scurrilità verbali presenti nell'originale" (Fonte: Wikipedia).
Ciò detto, il cofanetto dvd di Roma è in vendita (la prima stagione, almeno). Viene presentato come "versione integrale": questo dovrebbe significare che lì almeno la censura non ha infierito.

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