martedì 12 maggio 2009

Sinergia outlet in tempi di crisi

Nel supermercato sotto casa mia ormai ci sono solo prodotti con marca del supermercato sotto casa mia. Ancora pochi mesi fa non era così. Ancora pochi mesi fa era tutto bollicine, cappelli a cilindro, caschetti alla Louise Brooks e Cotton Club. Il cotone ce l'ho, ma la carta da culo no. Me ne restano solo tre rotoli.
È la crisi, bellezza.
Se compri all'ingrosso i prodotti con marca del supermercato sotto casa mia, ti costa meno che comprarne uno solo. Una confezione da 32 rotoli di carta da culo ti costa meno che un rotolo solo, al chilo. Chili di rotolo da carta da culo. Della marca del supermercato sotto casa mia.
Mi aggiro nei reparti bolscevichi del supermercato sotto casa mia con la confezione da 32 rotoli di carta da culo. È enorme. È ridicola. È più alta e più larga di me. Fosse un armadio, potrebbero starci tutti i miei vestiti, compresi i calzini miei e quelli spaiati di un mio amico, che perde sempre i calzini perché glieli ho rubati io.
Io non la finirò mai, questa confezione da 32 rotoli di carta da culo della marca del supermercato sotto casa mia. Morirò, e resteranno tutti questi rotoli di carta da culo, dovrò andare dal notaio e cambiare il testamento, per aggiungere una clausola relativa alla carta da culo, tra parcella del notaio, marche da bollo e tasse varie questa confezione da 32 rotoli di carta da culo mi costerà l'occhio della testa, tanti quanto costerebbero 32 confezioni da 32 rotoli di carta da culo della marca del supermercato sotto casa mia. O 12 rotoli di carta da culo Cotton Club deLuxe, aromatizzati allo champagne con bollicine. Forse pure di più.
Reparto macelleria. Confezione da due hamburger della marca del supermercato sotto casa mia. Costano 3 euro, ma scadono oggi e allora l'impiegato del supermercato sotto casa mia ha scritto sopra il codice a barre con pennarello indelebile 1,50 €.
Due piccioni con una fava. Un affare, e al contempo la soluzione del problema. Torno a casa. Metto la confezione da 32 rotoli di carta da culo in mezzo al salone, monolito igienico ed economico. Poggio gli hamburger sul tavolo della cucina, dove rimarranno tutta la notte, oltre la data di scadenza. Il frigorifero rischierebbe di far fallire il mio piano ingegnoso e diabolico. Domani mattina, senza averli neppure passati in padella, li mangio crudi tutti e due.
2009: Odissea nella gastroenterite. Voglio proprio vedere se non ci do una bella botta, alla confezione da 32 rotoli di carta da culo della marca del supermercato sotto casa mia.

7 commenti:

mirumir ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=wrg_6dny6Po&feature=player_embedded#!

Don't take toilet paper for granted!

Stenelo ha detto...

L'ho finiti solo oggi. Sai, vivo in Francia. In media, nella république si consuma una saponetta all'anno. Un mio amico di hypokhâgne strofinava direttamente le dita sulla parete del cesso. Ora è un barone universitario.

mirumir ha detto...

Strofinava direttamente LE DITA. Come si suol dire, poteva andare peggio :D

arco ha detto...

Plus de bidoche: le futur est la Bi-douche:

http://cany1.fr/?utm_source=SendBlaster&utm_medium=email&utm_term=Pas%20le%20Pied&utm_content=douchette&utm_campaign=Q-NET%20contre%20douchette

L'offerta imperdibile della rentrée. Bentornato.

Stenelo ha detto...

Jacques! Jacques Cany! Arco, non ci crederai ma è lui il mio amico barone, specialista in storia medievale, borsa a villa Medici, normale sup', école des Chartes ecc. ecc.! Ho visto che alla fine si è sposato con l'husserliana Sandra, bene, son proprio contento.

mirumir ha detto...

Quando ho letto "Essuyer n'est pas nettoyer" mi sono detta: qua c'è lo zampino di un husserliano. E infatti.

arco ha detto...

Per un attimo ci avevo creduto. Pensa come sono messo.