XXIX — SENZA DUBBIO?
Tre falsi amici a chi indovina il titolo del film da cui ho estratto questa musichetta iniziale.
AGGIORNAMENTO (giovedì 15 ottobre): la pista audio ora dura 30 secondi in più, ma mentre piovono gatti e soprattutto cani, un falso amico se ne è sortito alla franscese: 22, ecco gli sbirri!
AGGIORNAMENTO (sabato 17 ottobre): Tre indizi fotografici. Il primo non porta all'assassino; il secondo non si muove più; il terzo non emette alcun suono. O comunque il collega di Altamante Fruzzetti dice di non sentirlo, all'unico falso amico che gli resta.
Giovedì e sabato arriveranno nuovi indizi ma si ridurranno i falsi amici: meglio soli che male accompagnati.
P.S.: Ti ricordo che le regole de L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ™ sono depositate presso il notaio Altamante Fruzzetti e possono essere consultate qui.
ATTENZIONE: la partita si è conclusa lunedì 19 ottobre alle 10.48. bianca ottiene un falso amico.
Il film da indovinare era Garde à vue (Claude Miller, 1981), che in Italia si chiama assurdamente Guardato a vista (il titolo francese significa invece "Fermo di polizia). Musiche di Georges Delerue.
Quanto ai cats and dogs che piovono, nel film hanno la loro ragion d'essere. C'è un cane (di un altro) che Serrault porta a spasso. Si chiama Tango, ed è lui che trova la prima bambina ammazzata. Ricordo uno splendido scambio di battute (i dialoghi del film sono scritti dal vecchio Audiard, stavolta più efficace del solito), tra lo scriba Marchand (sua la voce nel file audio) e Serrault. Marchand, alla macchina da scrivere:
— "Tango": ça s'écrit comme un tango?
E Serrault si volta, furente:
— Non, mais comment voulez-vous que ça s'écrive? Comme paso doble?!
Che per chi sa fa ridere anche perché Guy Marchand è un ottimo ballerino di tango. Bravissimo in un film splendido e raro intitolato L'Acrobate (Jean-Daniel Pollet, 1976).
Serrault all'epoca era popolare soprattutto come attore comico. Fece furore a teatro col "Vizietto", in coppia con l'autore e suo sodale di una vita Jean Poiret.
La prossima sfida si terrà lunedì 12 ottobre.
L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA
arcomanno: 15 falsi amici.
afasol: 14 falsi amici.
bianca: 10 falsi amici.
maxeramax: 3 falsi amici.
YagaBaba: 3 falsi amici.
gegio: 3 falsi amici.
Andrea: 2 falsi amici.
Il film da indovinare era Garde à vue (Claude Miller, 1981), che in Italia si chiama assurdamente Guardato a vista (il titolo francese significa invece "Fermo di polizia). Musiche di Georges Delerue.
Quanto ai cats and dogs che piovono, nel film hanno la loro ragion d'essere. C'è un cane (di un altro) che Serrault porta a spasso. Si chiama Tango, ed è lui che trova la prima bambina ammazzata. Ricordo uno splendido scambio di battute (i dialoghi del film sono scritti dal vecchio Audiard, stavolta più efficace del solito), tra lo scriba Marchand (sua la voce nel file audio) e Serrault. Marchand, alla macchina da scrivere:
— "Tango": ça s'écrit comme un tango?
E Serrault si volta, furente:
— Non, mais comment voulez-vous que ça s'écrive? Comme paso doble?!
Che per chi sa fa ridere anche perché Guy Marchand è un ottimo ballerino di tango. Bravissimo in un film splendido e raro intitolato L'Acrobate (Jean-Daniel Pollet, 1976).
Serrault all'epoca era popolare soprattutto come attore comico. Fece furore a teatro col "Vizietto", in coppia con l'autore e suo sodale di una vita Jean Poiret.
La prossima sfida si terrà lunedì 12 ottobre.
L'ULTIMO GIOCO IN CITTÀ.
GRADUATORIA
arcomanno: 15 falsi amici.
afasol: 14 falsi amici.
bianca: 10 falsi amici.
maxeramax: 3 falsi amici.
YagaBaba: 3 falsi amici.
gegio: 3 falsi amici.
Andrea: 2 falsi amici.
38 commenti:
False friends...parole che sembrano simili,ma hanno diverso significato...
Comunque Sten. I tuoi indizi non li capisco mai.
Formato Watson.
Ma anche maxeramax
L'amico ritrovato
Un film di Jerry Schatzberg
1989
Sì, mi rendo conto che stavolta gli indizi sono un po' perversi. Comunque confermo che ci sono (mentre altre volte no).
E poi 'sto film dovresti averlo visto.
Se la musichetta fosse di Nino Rota il film potrebbe essere "Satyricon"...
None, siete ambedue fuori strada, peggio dei protagonisti di "Gerry"!
P.S.: (Mo' non andatemi a cercare compulsivamente nella biografia di Gus Van Sant, eh?)
Ci rinucio in partenza. Ho poggiato l'orecchio sul terreno e sentito vibrazioni di passi... Potrebbe essere il temibile Afasol! No, non credo sia Ulisse, le frecce non sfiorano il terreno.
Tanto aspetto i futuri indizi.
Si, probabilmente l'ho visto...
Quindi tra i 5.800 film visti possiamo fare una cernita...
Proviamo con:
Una pura formalità
Un film di Giuseppe Tornatore.
A te sta storia di Polansky t'ha colpito. Io mi ricordo un signore di 70 anni accompagnato in vacanza ad Alassio... Ci rivelò di avere avuto alcune storie con 14enni consenzienti. Che ti devo dire ? Secondo me diritto romano docet. E' l'offeso che deve chiedere giustizia o vendetta. Non lo Stato.
Allora, no, un altro Polanski sebbene diretto dal ciula, sarebbe eccessivo. Però non so come hai fatto: hai la soluzione in pugno (e scommetto che non lo sai neppure). Non posso dire altro, davvero.
Quanto al resto:
1) Sì, mi dà fastidio sapere Polanski in prigione. Molto. Sarei curioso di sapere se aveva informato i suoi avvocati della sua intenzione di recarsi ufficialmente in Svizzera. Se sì, allora spero che li abbia licenziati in tronco.
2) Non mi addentro in questioni giuridiche, perché non sono abbastanza esperto.
3) Il caso lo conosco un po', diciamo meglio della media delle persone. Un'idea me la son fatta, puoi immaginare quale, ma non mi sembra il caso di parlarne in sedi virtuali, c'è sempre il rischio di attirare Erinni d'accatto.
4) Quindi, riassumendo, diciamo che non so. Ma da uomo che andava al cinema so che lo sguardo di Brody/Szpilman/Polanski era già negli occhi dell'assistente Alfred, che solo Polanski avrebbe potuto fare il primo capolavoro veramente perverso sulla Shoah. E ricordo che quando riuscì "Per favore, non mordermi sul collo", avevo poco più di dieci anni, e lo andai a vedere almeno sette volte di seguito, tutti i giorni, da solo, in una sala di Montparnasse. A me piacciono i film dell'orrore, più come idea che altro (se penso ai titoli che mi piacciono davvero, supero appena le dita di una mano). Quella parodia doveva avermi segnato profondamente, perché era visivamente bellissima, e perché mi faceva paura, ma in modo strano, familiare, come solo certe parodie riuscite sanno fare. Ripeto: Polanski magari non sarà un genio; di certo è un uomo molto intelligente, cosa più difficile, secondo me. E poi mi è simpatico.
5) Diciamo infine che mi sarebbe piaciuto che a Roissy Roman Polanski si fosse ricordato di quando aveva nove anni, e delle due parole che gli disse un sinistro figuro, dandogli un ordine che gli salvò la vita.
Piove sui nostri volti, O Silvana... l'organetto, il cigolìo: mi lancio pure io: La Strada di Fellini.
OT
Su Polanski, più passa il tempo più mi convinco che questa storia non mi convince e dunque anch'io non so.
In teoria, sarei pienamente d'accordo con max sulla docenza del diritto romano (escludendo ovviamente la vendetta), ma temo che questo discorso non faccia molti proseliti.
Una cosa che so per certo, invece, è che la levata di scudi dei cineasti e dell'"intelliggenzia" in favore di Polanski è stata sospetta, stupida, corporativa e, in molti casi, ha assunto toni francamente disgustosi.
Per chi ha voglia di riflettere, qui c'è qualcosa sul piano puramente giuridico.
Qui, invece, un approfondimento interessante che parte per la tangente sul rapporto (non poi così lontano) tra corpo della donna e spettacolo.
Scusate l'OT (se di ot poi veramente si tratta).
Link, molto interessanti Ark. Merci.
Mi piacerebbe ricordare la distinzione tra i delicta mala in se e quelli mala quia prohibitur. Il sesso con una tredicenne è un male per ogni società. Ma dopo trentanni se la vittima rinuncia al castigo...
Per me (come per il diritto romano) il falso in bilancio è anche peggio. Ma come dice Arcomanno non troveremo proseliti.
E qui si pone un problema.
La giustizia deve tornare ad essere maggioritaria come per Socrate e Gesù Cristo ? I quali, mi sembra, hanno avuto entrambi processi per coartamento e perversione della gioventù.
Pensa un po'.
p.s. Aspetto di sapere se ha vinto Ark... Ma quella musichetta è di Ennio Morricone..ci scommetto.
No, non è "La strada" (e non è Morricone). Riprovate!
Insomma. Sto film inizia che piove.
Musichetta.
Dark water ?
p.s. Sten, ho peccato.
Gli ultimi due film che ho visto al cinema: L'uomo del treno e i Fiori del Corano.
Ah si, Il signore degli anelli. Poi non ho più voluto vedere un cinema.
Caro conte. Ora non c'è più solo la musichetta. Quel che sente le sembra forse giapponese?
P.S.: Tranquillo, io negli ultimi sei mesi al cinema ci sono andato quattro volte: il primo non mi ricordo manco più cos'era, tanto dormivo; il secondo era l'ultimo Von Trier, inguardabile, ma grazie al cielo ho dormito metà del film, credo si chiamasse "Anticristo" o una roba del genere; dopo l'estate "District 9", niente male, metaforico for dummies ma con una bella palata di grottesco che ricorda il Jackson dei bei tempi, quello di "Bad Taste" e "Braindead", non quello finto boro dei nani coi piedoni; infine un capolavoro, di cui ho parlato qui.
Il capolavoro vorrei proprio andarlo a vedere...Anche grazie alla tua recensione. Mi devo decidere...
Donq. France...
L'uomo venuto dalla pioggia
[Le passager de la pluie, Francia, 1969
Se la musica è di Fiorenzo Carpi (dopo Rota mi verrebbe da pensare a lui), per qualche suggestione dovuta a un tuo commento in risposta al conte Max, mi viene in mente "Zazie dans le métro" di Malle. Ma non riesco a spiegarmi il perché di quel "Senza dubbio?", e nemmeno i "falsi amici".
Se invece le musiche sono di Francis Lopez...
Niente, continuo a giocare: quando sento odor di cinema franscese non resisto.
P.S.:
Molto carino il titolo del post dedicato all'ultimo Tarantino, che gioca sull'assonanza con un altro walzer niente male È vero, capita raramente di uscire dal cinema felici, ma quando succede, è troppobbello.
Recensione mi sembra eccessivo, ma grazie comunque. Il titolo di quel post aveva anche una funzione didascalica rispetto alla fotografia: nel film Christoph Waltz è una rivelazione assoluta, come si scrive nelle recensioni.
Tornando a noi, "L'uomo venuto dalla pioggia", "Zazie", Carpi, Lopez: Naaaaaaoooo, come direbbe Leo in "Un sacco bello".
Sì, era chiaro: Waltz with Quentin.
Gioco sul 22, un numero da evasi.
"La legge è legge", 1958 , di Christian-Jaque. Le musiche sono di Nino Rota.
Arièccolo... Giuro, non è per farti innervosire :))
Passa, impari, manca: sorry, wrong number.
P.S.: Sono nervosissimo.
Karma...
Notte sulla città...Melville, 1972
Cani perduti senza collare,1955
p.s.siamo tutti qui...!! Bianca ora la individuo meglio..E tu Sten ? Una nuova foto ?
No.
No.
Sarò magnanimo: ricordo che un tuo tentativo era curiosamente vicino alla soluzione, ma non posso dirti perché. Tirando un po' il paragone per i capelli, per lo stesso motivo ora il film da indovinare mi fa improvvisamente pensare a quello di Tarantino.
2+2=22
Premesso che se non lo hai visto...veditelo. Parlo di Clamille Claudel, quattro ore di puro sciovinismo francese e Isabelle Adjani che ti fa sempre capire perchè non si può non essere eterosessuali.
L'apparenza inganna.
Veber, 2000
o (du gust is megl che uan)
Tre amici,le mogli e affettuosamente le altre...
Sautet, 1974
Ma è il primo...
Non capisco nulla dell'inizio del commento, ma purtroppo "Camille Claudel" l'ho visto.
Non è Veber. E neppure Sautet, spiacente: anche se come traduzione a la carajo de perro il titolo italiano di questo film non scherza.
Aridonq...
è un giallo, c'è un morto, anche io stasera non mi sento troppo bene...c'è un faro..piove...musichetta...
se c'è un faro stiamo al mare...
mi sento come un faro in collina..
vabbeh...
Il colore della menzogna
Chabrol 1999
Grande film quello di Chabrol, Max...
Ma non è quello.
Con uno Chabrol non smentito, un morto sulla spiaggia, un caso da risolvere... Vingt-deux, v'là les flics!
"L'ispettore Lavardin" (1986)
No, non è uno Chabrol. In compenso c'è l'amico dell'ispettore!
Oue est? Brialy..?
Ancora 48 ore, Sten..(e non è il titolo del film..) o non ce la faremo...
Il Pozzo delle tre verità..
(Non 48 ore: il gioco si chiude domani, 'round noon, e ora non tiratemi fuori un Tavernier.)
Max, ora te lo dico: quel che mi piace delle tue puntate è che una volta su due mi tiri fuori dei titoli che mi tocca andare a cercare su imdb, perché credo che te li inventi? Non dirmi che il tuo vero nome è Les Adams?
Poi vado a vedere, e scopro che quel film esiste davvero, e ha pure un cast coi fiocchi. Però leggo anche che è in bianco e nero, e allora non dirmi che il tuo vero nome è Motorcycle Boy.
Ragazzi, siete simpaticamente disperanti e allora, visto che la signora Binetti ci autorizza a fare battutacce da osteria, diciamo che nel film da indovinare c'è l'amichetta di Poiret.
Io sono daltonico e tu inserisci indizi più adatti a far perdere le tracce (com'è giusto che sia..) che a trovarle...
Un cadavere di troppo
1974
p.s. Per colpa di questo gioco ho scoperto che Isabelle Adjani ha 55 anni... ed è tutto molto triste per chi ha pianto nel cinema vedendola in Subway...
Altro film che ho dovuto cercare su google...
Io ti ammax!
Sei tu che fai allusioni sulle amichette di Poiret...e non se ne viene fuori...
Ultimo tentativo...
Alibi e sospetti..
e altrimenti il falso amico tienitelo tu :-)
Naaaah. È un film meno recente. Ti basti sapere che a parte quello che senti nel file audio, i suoi protagonisti sono tutti morti.
Tutto porterebbe ora a "Guardato a vista" di Claude Miller, ma il film è quasi interamente girato nelle due stanze del commissariato e in rete non si trova un'immagine che sia una di un esterno da poter mttera a confronto con la luce dei tuoi fotogrammi. Nemmeno la colonna sonora trovo. Quindi aspetto il prossimo gioco. Ciao, felice settimana.
E invece si esce. Raramente, lampi di flash-back. Lui che parla del corridoio che lo divide dalla moglie, i luoghi del delitto, una sequenza (brutta) più lunga del Natale in famiglia, con Serrault e la nipote. Cose così.
p.s.:
Ho scoperto una cosa divertente partecipando a questo gioco, ossia che il titolo "Guardato a Vista" è fuorviante e non è nemmeno la traduzione letterale del titolo originale "Garde à vue", che in francese altro non è che il fermo di polizia. Insomma quel che può seguire "22, voillà les flics!".
Esatto. È per quello che il gioco si intitolava "Senza dubbio?". È uno dei più famosi trabocchetti della lingua francese (infatti "sans doute" va tradotto "probabilmente"): un falso amico, appunto.
Applausi Sten. Chapeau...
Serrault l'avevo capito...Ma garde à vue...No...
E complimenti a Bianca !!
La colpa è mia che ho superato l'esame di francese pagando birre a quel bretone del professeur...;)
Grazie del gioco, Sten. Mi resta una curiosità: perché il film da indovinare ti ha fatto "improvvisamente pensare a quello di Tarantino"? Se vuoi, senza fretta alcuna.
Grazie dei complimenti, Maxeramax, più gentile che mai.
Perché sostanzialmente Inglorious Basterds nnon è altro che una sequela di interrogatorii senza soluzione di continuità. Tutti i dialoghi sono improntati al modello dell'interrogatorio poliziesco, a partire dal primo, che denuncia a un certo punto la matrice lubitschiana, la sorprendente (per Lubitch, che qui rompe la sua caratteristica dinamica del triangolo per rappresentare l'asfissia non solo formale di un dialogo ridotto a domanda/risposta) scena madre dell'interrogatorio in To Be or not to Be con il celebre "So they call me Concentration Camp Ehrhardt?" laddove Waltz dice "They call me the Jew Hunter", ripreso alla fine da Eli Roth, offeso: "They call me the Little Man"?
Posta un commento