giovedì 24 luglio 2008

No por mucho madrugar amanece más temprano

"Cos'hai fatto in questi giorni? gli chiesi. Niente, disse, pensare, vedere dei film. Che film hai visto? Shining, disse lui. Che orrore di film, dissi, lo vidi anni fa e poi non riuscii a dormire. Anch'io lo vidi molti anni fa, disse Arturo, e passai una notte in bianco. È un film stupendo, dissi. È molto bello, disse lui. Rimanemmo in silenzio per un po', guardando il mare. Non c'era la luna e le luci della barca da pesca non si vedevano più. Ti ricordi del romanzo che scriveva Torrance? disse all'improvviso Arturo. Torrance chi? dissi io. Il cattivo del film, quello di Shining, Jack Nicholson. Sì, quel bastardo stava scrivendo un romanzo, dissi, anche se per la verità me ne ricordavo appena. Più di cinquecento pagine, disse Arturo, e sputò verso la spiaggia. Non l'avevo mai visto sputare. Scusa, ho lo stomaco sottosopra, disse. Sta' tranquillo, dissi io. Aveva scritto più di cinquecento pagine ripetendo un'unica frase all'infinito, in tutti i modi possibili, a lettere maiuscole, a lettere minuscole, su due colonne, sottolineata, sempre la stessa frase, nient'altro. E che frase era? Non te la ricordi? No, non me la ricordo, ho una memoria da schifo, mi ricordo solo dell'accetta e che il bambino e sua madre alla fine del film si salvano. Il mattino ha l'oro in bocca, disse Arturo. Era pazzo, dissi e in quel momento smisi di guardare il mare e cercai la faccia di Arturo, accanto a me, e sembrava come sul punto di crollare. Magari era un bel romanzo, disse. Mi fai venire i brividi, dissi io, come può essere bello un romanzo dove si ripete una sola frase? È una mancanza di rispetto per il lettore, la vita è già abbastanza merdosa di per sé, senza che per di più ti tocchi di comprare un libro dove c'è scritto solo 'il mattino ha l'oro in bocca', è come se io servissi tè al posto del whisky, è un imbroglio e una mancanza di rispetto, non credi? Il tuo buon senso mi spaventa, Teresa, disse lui."

Roberto Bolaño, I detective selvaggi, traduzione di Maria Nicola, Sellerio Editore, Palermo 2003, pp. 727-728.



Nessun commento: