lunedì 5 aprile 2010

L'ultimo gioco in città (LE SCOMMESSE SONO CHIUSE)

XIV — IL REGISTAN

Tre clessidre a chi riconosce il titolo del film da cui ho estratto questa sequenza. Tutta la sabbia della prima clessidra sarà esaurita giovedì, quando mostrerò un nuovo filmato. La seconda clessidra finirà sabato, e allora ti farò vedere una terza e ultima sequenza.
AGGIORNAMENTO (giovedì 8 aprile): Dopo il posto di sabbia, paesaggio con orologio. In palio, due clessidre.
AGGIORNAMENTO (sabato 10 aprile): Panoramica. La storia si svolge lì. Ma la storia vera e propria, io non la conosco. Assaggia la sabbia della clessidra rimasta e forse la saprai.







"C'è ancora una storia della carovana del deserto… ma conosco solo l'inizio. Io vedo una grande carovana che sta attraversando il deserto… in mezzo alla sabbia… E questa carovana è guidata da un vecchio berbero. E questo vecchio uomo è cieco… Ora la carovana si ferma. Alcuni pensano di essersi smarriti perché davanti a loro vedono montagne. La bussola non può aiutarli a trovare una direzione. Il vecchio prende un pugno di sabbia, l'assaggia come se fosse da mangiare. 'Figli miei' dice il cieco, 'vi state sbagliando. Davanti a noi non ci sono montagne. È soltanto la vostra immaginazione. Continuiamo ad andare verso nord'. E cosi tutti riprendono il cammino, senza discutere, e raggiungono la città del Nord… È là che si svolge la storia… Ma la vera storia, che si svolge in questa città, io non la so… Vi ringrazio per avermi ascoltato con attenzione. Ora sono stanco."
Così muore il protagonista de L'enigma di Kaspar Hauser (Jeder für sich und Gott gegen alle, 1974) di Werner Herzog.
Malgrado bianca fosse a un passo dalla soluzione, la partita si è conclusa senza vincitori.

La prossima sfida si terrà lunedì 12 aprile.

23 commenti:

arco ha detto...

"Il leone del deserto."
(Lo so, non può essere: era giusto un pallone-saggio).

Stenelo ha detto...

Nein!

bianca ha detto...

Io-diche-un-sparo:
"La polvere del tempo" di Théo Angelopoulos (2008).

Stenelo ha detto...

Sarebbe stato un bell'enigma attorno al titolo, ma non è quello e scopro con rammarico che il terribile Angelopoulos è ancora attivo.

bianca ha detto...

Un po' mi dispiace che detesti Angelopoulos a tal punto, auterovole zombi. No, perché invece io apprezzo molto alcuni suoi film (gli ultimi non li ho visti) e adoro Eleni Karaindrou. Di quello che invece è universalmente considerato il registan per eccellenza – Yussef Chahine (1926-1988) – non trovo invece alcun titolo che si adatti alla varietà dei paesaggi prosposti nei tuoi stralci. Malinconia, ohibò + (dirai) chi se ne frega di chi considera universalmente cosa? Ohibò 2.

arco ha detto...

Uhm, a me questa pare roba sovietica. Dalle steppe dei kirghizi all'ucraina granaio d'europa, alle chiese ortodosse...
Ma sono ignorante come un mulo sulla cinematografia dell'ex-impero.
Ridiamo: http://www.youtube.com/watch?v=L3ZCFLtra_8

bianca ha detto...

Anch'io ho pensato la stessa cosa, Arco, infatti il film sparato prima è ambientato in quattro paesi diversi, tra cui la Russia. Ma è più ficile, va oltre, e chissà dove ci porterà questo viaggio.

miroslava ha detto...

Se non era per deserto, cameli e nomadismo umano questo era: Viaggio di Sami Peterlin in Brda, di maestro Punzerle!

Stenelo ha detto...

No, però io l'ho chiamato "il registan" perché faceva fico, perché ho letto pochi giorni fa su un libro che significa "posto di sabbia", mi sembrava meglio di "deserto". Non è mica un film russo, però. Eh.

arco ha detto...

Visto ultimo filmato.
Per fare fico pure io potrei dirti che dall'ultima scena Michael Snow ha avuto l'idea per La région centrale.
Ma che, stavolta hai messo davvero un film di maestro Punzerle?

Stenelo ha detto...

Inutile che fai il fico, questo quiz è semplicissimo, lo risolverebbe anche un idiota!

Qualcuno mi porti un idiota.

Sami Peterlin ha detto...

Serve ricambi per clesidra? Io ha chichi di deserto poco usati.

Stenelo ha detto...

Sami, i link per i ricambi non funzionano: non sono chiccabili.

Dust ha detto...

subdolo, l'ultimo frammento. Mi ha quasi fatto andare di traverso la birra. Che non è tedesca, naturalmente

Stenelo ha detto...

Contrariamente al film.

Dust ha detto...

madavèro?! paradossale !

bianca ha detto...

Ecco il terzo, che mi conferma nella suggestione di vedere nei frammenti il mondo contemplativo di Herzog. Ma il titolo boh. "Fata morgana"?... Ma lì le panoramiche che ho trovato sono da sinistra verso destra. "Cuore di vetro"?... Le musiche, la lirica, sembrerebbero venire da lì.
Dico il secondo, va.

Stenelo ha detto...

Nein!

Dust ha detto...

diobono, sten, c'hai il cuore di vetro, però

Dust ha detto...

adesso lo do io un aiutino di quelli inequivocabili: il terzo filmato è girato a Bagan (Myanmar) prima del terremoto del 1975. Dovrebbe essere tutto chiaro, adesso

Stenelo ha detto...

Mi ero detto che il tuo commento Nabir Al-bar significava quello, e mi sono promesso di verificarlo prima di chiudere il gioco. Che io manco sapevo dove si trovasse, il luogo del terzo filmato. So solo che il primo e il terzo (o forse solo uno dei due) li ha girati il fratello del regista. Peraltro di questi tempi il titolo originale andrebbe urlato a squarciagola, domenica, a San Pietro.

Dust ha detto...

sto pensando che tutto si tiene, comunque

Stenelo ha detto...

Caro Dust, non si tiene più nulla, invece, e io meno di tutti. Oggi ho dovuto persino dare ragione a Gasparri su Staino, con tutto che le tue due uscite sul tema mi sono sembrate ottime (eufemismo, dato che non mi hanno neppure fatto ridere: come dire che hanno una marcia in meno, quindi un punto in più.). La seconda, in particolare, avrebbe meritato di essere pubblica, fino al cartaceo, capisca chi vuole, gli altri si fottano, ma davvero.
Quanto a Bianca, se non avessi risposto alla Waltz, l'ora del suo tentativo era propizia a una corsa sfrenata DOA (ma anche "dough!") degli innumerevoli e trepidanti giocatori, anche per il suo bene non potevo dir di più, tu mi capisci, non so se mi spiego.
P.S.: Oh, da un paio di giorni, nei sn, noto una certa frequenza di status relativi all'ultimo Polanski. Piaccia o non piaccia (il secondo, soprattutto), fa un suo grande ritorno il sintagma "girato bene". Scacciati dall'annosa porta, aspetto fremente l'inevitabile capolino dalla trita finestra di "accademico", "didascalico" e "rigoroso", possibilmente in coppia sanciopanzesca con "coerente".